Intervista a Federica Scaltriti

Il Circolo Fozio è lieto di ospitare Federica Scaltriti (leggiamo dal curriculum): curatrice di incontri di educazione alla lettura per adulti presso centri culturali, associazioni, bookclub; consulenza bibliografica: narrativa italiana e straniera contemporanea; interviste e presentazioni con scrittori; promozione editoria indipendente; coordinamento gruppi di lettura; lettura ad alta voce per bambini.

Federica, innanzitutto grazie per essere qui con noi!
Pronta a dire la verità, tutta la verità, solo ed esclusivamente la verità?

Sono pronta!

Bene, allora cominciamo!
Sei laureata col massimo dei voti in lettere moderne: il giorno dopo la laurea il grado di fascino del mondo dei libri era lo stesso?

No, per nulla. Mi sono laureata in lettere ma ho conseguito una tesi sperimentale su critica cinematografica. Appena laureata ero soprattutto proiettata ad approfondire l’arte e la cultura cinematografica anche se i libri sono una costante della mia vita.

Gordon Gekko, nella sua apologia dell’avidità, afferma che essa, in tutte le sue accezioni, cultura compresa, è strumento di crescita e di “avanzamento” della natura umana: cosa ne pensi?

Assolutamente d’accordo. i libri ci fanno crescere, ci curano le ferite. Spesso in loro troviamo la voce dei nostri sentimenti.
Non è un caso che oggi si parli sempre con più consapevolezza di libroterapia. Inoltre i libri assurgono ad un nostro bisogno primario: il bisogno di storie.

Da donna di lettere ti senti meno considerata di un uomo di lettere o reputi sussistere fra i due sessi parità di opportunità e trattamento?

Dal punto di vista editoriale direi che le donne scrittrici si stanno pian piano riappropriando del loro spazio (si pensi alla Cinquina finalista del Premio Strega e al Premio Campiello).
Dal punto di vista culturale c’è ancora molto da fare per abbattere il famoso patriarcato ma eviterei di addentrarmi in questo spinoso argomento…

Federica di oggi è come si era immaginata Federica adolescente?

Assolutamente no. Da adolescente mi immaginavo una donna in carriera, avvocato o magistrato agguerritissimo!!! Poi mi sono bastati due esami alla facoltà di giurisprudenza per capire che non era la mia strada.
In realtà, il mio percorso per capire chi volevo diventare è arrivato relativamente tardi, e dopo tanto lavoro su me stessa; ed oggi sono molto soddisfatta della mia me completamente diversa da quella che sognavo da ragazzina..

Che importanza ha la copertina in un libro?

Tantissima! Anche se la copertina cosi come tutti i paratesti che compongono un libro hanno bisogno di essere interpretati per essere compresi.
Io amo fare un gioco: leggo il libro e alla fine osservo la copertina per capire la sua congruenza.
Io non compro mai un libro in base alla copertina…se è questo che volevi sapere!

Si seduce con un libro?

Assolutamente si! Ho capito di essermi innamorata di mio marito quando mi ha regalato le poesie di D’Annunzio e mi ha recitato a memoria la Pioggia nel pineto!

Che cos’è per te organizzare eventi culturali?

Avvicinare persone alla lettura. creare curiosità, rendere i libri degli strumenti utili, divertenti, interessanti.
La letteratura è alla portata di tutti: occorre soltanto avere un buon allenatore che ti insegni la strada da seguire.
Non esiste un libri universale ma c’è un libro per tutti.
Nei miei incontri cerco di trasmettere questo messaggio e cerco di rendere i lettori più consapevoli e più curiosi.

Consigliare libri: arte? Sesto senso? Fortuna?

Consigliare libri è molto difficile, ma è necessario per aiutare i lettori a districarsi nella giungla delle uscite editoria. Pensa che in Italia sono circa 60.000 – 80.000 libri pubblicati/anno.
Io credo che per consigliare libri sia necessaria molta preparazione e molto lavoro; e anche una grande dose di sensibilità.

Perché le donne leggono più degli uomini e, paradossalmente, le crime stories, nella loro accezione più ampia, vendono uguale se non più della letteratura cosiddetta rosa?

Le donne leggono di più perché sono tendenzialmente molto introspettive: non a caso i gruppi di lettura sono sempre al 99% composti da donne; ma non amo generalizzare… in realtà conosco uomini lettori molto forti.
Le crimes stories, i gialli, i noir hanno successo perché la rappresentazione del male e del proibito è molto più affascinante della realtà; il transfer emozionale è molto forte.

Io non sono una giallista ma non reputo questo genere di serie B anche se, certamente, ha un format molto ripetitivo che io personalmente, nella maggior parte dei casi, trovo noioso; ma sono una grandissima fan dei gialli di Agatha Christie.

Leggere è un po’?

Vivere tante vite, aprire la mente alla conoscenza.

Cosa bolle nel pentolone “progetti futuri”?

Interviste già da gennaio, cicli di incontri sui grandi premi letterari, collaborazioni con riviste letterarie… di tutto un po’.
La novità più importante sarà il mio sito internet che dovrebbe essere pronto per gennaio !

Ringraziamo Federica Scaltriti per la pazienza e, con la speranza di averla ancora qui con noi, le auguriamo il meglio.
Alla prossima!