“L’Iliade cantata dalle dee” romanzo di Marilù Oliva
Recensione a cura di Alessandra Ottaviano
Con il romanzo L’Iliade cantata dalle dee Marilù Oliva conclude la sua magistrale trilogia epica, cominciata con la riscrittura dell’Odissea e seguita da quella dell’Eneide.
Anche stavolta Oliva riesce a centrare l’obiettivo che si era prefissa negli altri volumi ovvero riscrivere le note vicende dell’Iliade dal punto di vista delle donne, siano esse umane o privilegiate abitanti dell’Olimpo, accomunate dall’essere tutte relegate ai margini della storia: umiliate, vinte, inascoltate, vilipese, fatte schiave e uccise.
Un romanzo corale dove si alternano le voci di Creusa, Atena, Afrodite, Era, Eros, Teti, Elena e la fiera Cassandra, tratteggiata con una dignità senza pari. Ognuna di esse racconta il proprio punto di vista, nell’ora fatale della fine del lungo conflitto [la guerra di Troia], che spesso converge in un desiderio di amore e pace, al contrario degli uomini che di violenze e guerre non sono mai paghi.
La vita è un soffio per questi mortali ma lo capiscono solo all’ultimo, ecco il motivo per cui continueranno ad aizzarsi l’un l’altro e perseguitarsi nei secoli dei secoli con cieca ostinazione continuano a ignorare l’unica certezza che li accompagna fin dal primo giorno, quella della caducità.
Parole che ci inducono a riflettere sull’orrore e sulle conseguenze della guerra; ahimè un tema attualissimo ancora a distanza di secoli.
L’Autrice, attenendosi al testo originale omerico, ridà voce e dignità alle donne, utilizzando ancora una volta una prosa che possiede la bellezza della poesia. Un romanzo commovente e intenso che consiglio vivamente di leggere, soprattutto agli uomini.
Qui il link al video, presente sul canale Youtube de Il Circolo Fozio, della presentazione del libro avvenuta a Carpi lo scorso 9 aprile 2024