Recensione di “Caesar”

“CAESAR” di Antonella Prenner

Recensione a cura di Alessandra Ottaviano

A coloro che amano la storia di Roma, consiglio caldamente questo pregevole romanzo.

L’Autrice, attraverso la voce inedita di Servilia, la nobile matrona amante di Giulio Cesare, ripercorre la vita dell’uomo che ha cambiato il destino di Roma, soffermandosi sulle luci e ombre che hanno contribuito a renderlo immortale.

La Prenner intreccia mirabilmente la grande Storia, quella con la “S” maiuscola, con il racconto di un grande amore.

“Ho trascorso tutta la vita nel sortilegio di un amore empio come questa guerra.”

La trama è concentrata in cinque anni molto intensi: dal 49 a.C., quando Cesare attraversò il Rubicone scatenando una guerra civile, fino alla sua morte, avvenuta per mano di Bruto, figlio di Servilia: le famose idi di Marzo.

Pagine avvincenti che ripercorrono i tempi della gloria di Cesare, le battaglie, i complotti, le congiure, la rivalità con Pompeo, la diatriba con Cicerone, la guerra in Gallia e la campagna d’Egitto, dove Cesare resta ammaliato dalla bellezza esotica e conturbante di Cleopatra.

A quella di Servilia, si affiancano le voci di altre donne che hanno fatto parte dell’universo femminile del grande condottiero: la madre Aurelia, la prima moglie Cornelia, la prediletta figlia Giulia e Calpurnia, l’ultima moglie.

È stupefacente la capacità di immedesimazione dell’Autrice, che trasmette al lettore tutto il dolore di questa donna che ha sofferto e pagato a caro prezzo la scelta di vivere tale passione: una vita passata al fianco di Caio Giulio Cesare, fino a divenire la voce della donna sconfitta davanti alla giovane Regina d’Egitto.

Un romanzo potente, struggente, e uno stile armonioso e coinvolgente.

“Venere non perdonerà la sua tracotanza. Ed io?

A quale folle sanguinario ho immolato la mia vita?

Io pecora, io candida giovenca, io vittima ignara sgozzata sull’altare della sua

superbia.”