“L’ONORE È SALVO” di Emanuele Scandiffio
Recensione a cura di Beniamino Malavasi.
La calunnia è un venticello… canta Don Basilio ne Il barbiere di Siviglia, capolavoro di Gioacchino Rossini.
E la calunnia, nelle sue declinazioni di pettegolezzo e maldicenza, ben può dirsi la vera protagonista di questo romanzo dai colori boccacceschi con echi dell’opera di David Herbert Lawrence L’amante di Lady Chatterley: invero, entrambe le eroine, Felicita nello scritto di Scandiffio, Constance in quello di Lawrence, vivono un punto di rottura con le convenzioni sociali dell’epoca in cui vivono.
Anni ’60 del Novecento: un paesino, formalmente immaginario (Nocita = Nocera?) ma come ce ne sono tanti nella nostra Penisola, in provincia di Salerno; il parroco; un barone latifondista ormai avanti con gli anni ma dallo spirito libertino; la giovane e affascinante moglie di questi, bigotta; l’amica e confidente della moglie, anche lei bigotta; e loro: le comari, rectius: le beghine…
Una farsa, il cui titolo, a chiusura del cerchio, ben trova il proprio corrispondente nell’Epilogo, e i cui fili sono tirati da Scandiffio con uso sapiente dell’italiano, mai sopra le righe (e sì che varie situazioni si sarebbero prestate allo scopo) pur fornendo al lettore la chiara immagine di ciò che accade.
Cos’altro aggiungere?
Amico lettore: non farti spaventare dal latino (latinorum?) sparso qua e là e goditi le disavventure di don Giuliano e compagnia bella!
Un romanzo dalla stupefacente fluidità narrativa, una storia d’altri tempi ma sempre attuale, combinata in modo perfetto tra suspence, ironia e analisi psicologica, un romanzo che rimarrà nella mente ben oltre l’ultima pagina
Il tuo romanzo è carino, ma quando leggo le tue parole sono completamente diverse da quando leggo altri libri. Il tuo romanzo assai divertente anche se parole sono come antica mentalità. Incredibile del prete della chiesa così severo!
Complimenti questo scrittore Scandiffio così intelligente! Ciao Emanuuu, a presto!