Recensione di “La cena”

“LA CENA” di Herman Koch

Recensione a cura di Antonella Raso

La cena è un romanzo del 2009 che ha reso celebre l’autore olandese Herman Koch e dal quale sono stati tratti due film: l’italiano I nostri ragazzi (2014) e lo statunitense The dinner (2017).

Amsterdam. Due nuclei famigliari sono riuniti a cena in un costoso ristorante: due fratelli e le rispettive consorti tentano di trovare una soluzione all’ azione brutale che hanno commesso i loro figli.

Chiacchierano piacevolmente, si raccontano i film che hanno visto di recente, i progetti per le vacanze. Ma non hanno il coraggio di affrontare l’argomento per il quale si sono incontrati: i loro figli, i cugini Michael e Rick, quindici anni, hanno picchiato e ucciso una barbona mentre ritiravano i soldi da un bancomat. Le videocamere di sicurezza hanno ripreso gli eventi e le immagini sono state trasmesse in televisione. I due ragazzi non sono stati ancora identificati ma il loro arresto sembra imminente. Cosa saranno capaci di fare per difendere i loro figli?

La narrazione si sviluppa in prima persona tramite Paul (il padre di Michael) ex professore di storia con un disturbo comportamentale, ed è suddivisa in capitoli, ciascuno con il nome di una portata (del ristorante): dall’aperitivo fino al digestivo, per raggiungere l’epilogo con la mancia.

Questa è una cena difficile da digerire perché l’argomento è scomodo e straziante e gli interrogativi fanno riflettere: ci troviamo in un mondo avvolto da un eccesso di crudeltà in cui il grande assente è il senso civico e morale.

Pur di salvare dalla gogna mediatica i loro figli, i quattro commensali che decisione prenderanno?

E voi, lettori, da che parte state?

“Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.” (Lev Tolstoj)