Recensione a “Virdimura”, romanzo di Simona Lo Iacono


“Virdimura”, romanzo di Simona Lo Iacono

Recensione a cura di Alessandra Ottaviano

Nel suo nuovo romanzo Virdimura Simona Lo Iacono ci regala una commovente biografia storica romanzata, sottraendo all’oblio la vicenda della prima donna che esercitò l’arte della medicina.

Il libro è ambientato nel 1300 sullo sfondo di una Catania
fiammeggiante di vita, commerci, religioni, dove i destini si incrociano all’ombra dell’ Etna ribollente.
Virdimura, orfana di madre, viene cresciuta dal padre, medico ebreo che le trasmette l’amore per la medicina. Da lui impara il potere curativo delle piante e la chirurgia ma, soprattutto, impara come l’empatia e l’ascolto del cuore umano siano fondamentali nella cura dell’uomo poiché le tecniche tradizionali da sole non sono sufficienti alla guarigione; ancora, impara che la misericordia non conosce appartenenze. Un insieme di insegnamenti preziosi che la giovane fa suoi per tutta la vita, aiutando principalmente donne abusate, sfollate, tradite, esiliate che implorano il suo aiuto.
Il mio nome circolava di bocca in bocca, bisbigliato, taciuto, rivelato, ma solo tra donne. Tutte sapevano che se un marito, un fidanzato o un sacerdote fosse venuto a conoscenza della mia attività, sarei stata arsa nel fuoco ereticale.
… No, ero solo una donna. Razza di scartati, di unicorni, di mostri
Anch’essa provata dalla vita, orfana, sola e reietta, vittima dell’intolleranza e della superstizione, ma con coraggio e fierezza Virdimura si fa strada in un mondo dominato dal potere religioso e dagli uomini, divenendo una donna illuminata e compassionevole, che sfida le leggi del tempo ottenendo nel 1376 la licentia curando, titolo per la prima volta assegnato a una donna.
Sulla base di alcune tracce documentali che attestano l’avvenuta esistenza di Virdimura, l’Autrice ha immaginato una storia commovente, narrata con uno stile curatissimo, a tratti poetico, intriso di colori, odori, sapori, luci, carestie e pestilenze della Sicilia del tempo, dando vita a un capolavoro.