Recensione a “SUPPRESS – Legame letale” romanzo di Matilde Boglione

“SUPPRESS – LEGAME LETALE” romanzo di Matilde Boglione

Recensione a cura di Beniamino Malavasi

Come può una cosa che ci spaventa, risultare interessante ai nostri occhi?

Da non amante del genere romance ammetto che questo romance mi ha colpito.

E non mi riferisco alla scelta dell’Autrice di scrivere in prima persona o al significato, e potenza, dell’Amore, o al finale aperto, rivelatore di un seguito.

«Tu sei innamorata di me e amare è un peccato».

Ma cosa sta dicendo?

«Dipende che amore è, non per forza deve risultare una cosa tanto brutta»

«Oh, tu quindi pensi che esista l’amore infinito, quello fedele, quello venerato da voi sciocchi mortali? Ti rivelerò una cosa: è solo una favoletta che raccontano ai bambini. L’accoppiamento serve solo per procreare! Niente di più!»

E nemmeno al chi sia, e alla descrizione, della protagonista Kira Taddeo.

Suppress – Legame letale si legge speditamente: è scorrevole, ha un buon ritmo narrativo sostenuto da piccoli colpi di scena che lasciano il segno.

Ma ciò che mi ha coinvolto nella lettura, costituendo a mio avviso il quid pluris del romanzo, è l’essere esso un continuo invito alla ricerca di significati di un mondo per i più tabù: gli “Angeli caduti”, il loro rapporto con Dio; il nome stesso di quegli esseri: demoniaci la sua origine, l’influsso che ha avuto nelle varie culture….

E Boglione, seguendo lo schema omerico, innesta su quel mondo, su quei personaggi altri, vizi, virtù, pregi e difetti umani, sdrammatizzando il loro essere fino a renderli, a volte, esilaranti:

So che stai facendo finta di dormire, Kira, quindi muovi quel bel culo che ti ritrovi e vestiti. Il tuo vestito è sulla sedia, io vado un attimo in bagno

Non solo. La scelta dell’”altro” come amante/confidente/interlocutore permette all’Autrice (e al lettore) di confrontarsi su risposte, punti di vista, opinioni “altre” rispetto alle nostre:

Invece è così: voi umani siete talmente ciechi da imporvi un’idea fissa per poi mutarla in verità, ma è solo una grande menzogna.

Soprattutto: siamo poi certi che l’”altro” sia così diverso da noi?

Anche se non mi dispiacerebbe, non ti obbligherei mai a fare una cosa di questo tipo. Sono sempre stato dell’idea che il corpo è il santuario di un’anima e, in questo caso, ci vuole rispetto.

Dunque Suppress – Legame letale non come il “solito” romance bensì come portale di studio, di ricerca, di interrogativi… E su quest’ultimo punto il rapporto Kira-Luna ne è un esempio.

E così, in attesa del secondo capitolo delle avventure di Kira e Alastor promesso dall’Autrice… buona e intelligente lettura!