Presentazione libro “La prigione dei preti sui tetti del Duomo” – Museo Diocesano – 04/12/2022

Lo scorso 4 dicembre 2022, presso il Museo Diocesano “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia” di Carpi, Andrea Beltrami [Direttore del Museo; a sinistre nelle foto] e Mauro Giubertoni [a destra nelle foto] hanno presentato il loro libro “La prigione dei preti” sui tetti del Duomo.

Prima che Carpi diventasse Diocesi (1779) la chiesa locale era retta da un arciprete il quale, anche se non aveva le preogative proprie di un vescovo, esercitava la giurisdizione su chierici e sacerdoti.

Il “carcere” era costituito da una stanza, aperta alle intemperie, posta – guardando la cupola – sul lato sinistro del Duomo.

L’arciprete si serviva dei “birri” come forza di polizia per catturare e imprgionare chierici e sacerdoti, alcuni dei quali [parliamo del XVII sec.] giravano armati o, comunque, diciamo non seguivano le regole.

“Approfittando della ripresa dei lavori per il completamento della nuova Collegiata [Parrocchia retta da arciprete con canonici] di Carpi [siamo nel XVI secolo] ecco forse spiegata la costruzione di un vano rettangolare a ridosso del tamburo della cupola, sul lato ovest della navata di sinistra, con una finestra rivolta verso sud. Era detta di San Carlo in quanto collocata sopra  l’altare di San Carlo Borromeo, posto nella terza cappella della navata sinistra del Duomo.”  [estratto da pag. 11]

Si tratta, quindi, di una stanza sola con “servizi”…[un buco…]

Purtroppo non sono stati rinvenuti atti di condanna, per cui nulla sappiamo circa i motivi e le durate delle condanne.

Il Libro diventa quindi testimonianza di quello che oggi c’è e che, forse [sigh!], domani scomparirà, anche a causa delle intemperie.

In particolare, in esso si illustrano le pochissime testimonianze rinvenute, tra le quali quelle del Canonico Giorgio Fanti e di Don Giovanni Antonio Fornasari.

Nel Libro si parla anche di Don Nicola Grillenzoni, personaggio eclettico vissuto nel XIX secolo il quale chiese, in cambio di una elargizione di denaro per realizzare la torretta campanaria di sinistra del Duomo, di essere seppellito nella torretta stessa… per poter ammirare Carpi dall’alto!

Ma cuore del Libro sono le fotografie [gli esterni sono stati realizzati senza droni ma andando di persona sui camminamenti dell’epoca. Ricordiamo al riguardo che la prigione non è accessibile]: il team di fotografi, composto da Mario Mazzurana, Rita D’Ambrosio e Marino Luppi, grazie alle attrezzature professionionali, ha permesso di portare alla luce scritte, incisioni, disegni altrimenti quasi non visibili a occhio nudo.

Nelle foto sopra, da sinistra a destra: Mauro Giubertoni [co-Autore]; Marino Luppi [fotografo]; Mario Mazzurana [fotografo]; Rita D’Ambrosio [fotografa]; Andrea Beltrami [Direttore del Museo e co-Autore].

Pubblico entusiasta per una serata di Cultura.