Recensione di “L’ultimo giorno di Roma. Viaggio nella città di Nerone poco prima del grande incendio”

“L’ULTIMO GIORNO DI ROMA. VIAGGIO NELLA CITTÀ DI NERONE POCO PRIMA DEL GRANDE INCENDIO.” di Alberto Angela.

Recensione a cura di Beniamino Malavasi.

Primo capitolo de “La trilogia di Nerone” dedicata alla Roma – appunto – Neroniana e, in particolare, al grande incendio del 64 d.C. che (quasi) distrusse la capitale dell’Impero, “L’ultimo giorno di Roma” piace.

Alberto Angela ritorna allo schema espositivo – istruttivo che più gli si confà, quello dei suoi saggi precedenti (“Un giorno nell’antica Roma”, “Impero”, “Pompei” per intenderci), in grado di catapultare il lettore nell’Urbe del I sec. d.C., accompagnandolo per vicoli, Fori e… vita quotidiana.

Ecco: ciò che colpisce durante la lettura – e Angela è bravo a descrivercelo in modo chiaro, lineare, come ci ha abituato nelle sue trasmissioni televisive – è proprio il “come” si viveva all’epoca. E si scopre che in duemila anni poco o nulla è cambiato: dalla raccolta differenziata della spazzatura alle speculazioni edilizie; dall’importanza dell’igiene personale alla ricerca di raccomandazioni di ogni tipo; dall’uso politico degli eventi sportivi al…razzismo.

Angela arricchisce il testo con aneddoti personali legati all’aver svolto il servizio militare nel Corpo dei Vigli del Fuoco o al ricordo di aver fatto da “navigatore” in swahili al suo tassista in quel di New York…

E sono proprio due vigili del fuoco a far da guida al lettore nella metropoli da oltre un milione di abitanti, svelando usi, costumi e trucchi per sopravvivere in mezzo al caos cittadini.

Apprendiamo così come erano organizzati i pompieri dell’epoca: corpo con funzioni miste di vigili del fuoco, appunto, e polizia municipale; il tutto organizzato sulla falsa riga delle legioni, con relativa catena di comando, addestramento e requisiti fisici di ammissione.

“L’ultimo giorno di Roma” svolge, quindi, il ruolo “introduttivo” a un mondo che si trova a poche ore dallo scatenarsi di “…Un mostro che avrebbe un giorno annientato la città, riscrivendo la storia. E, in parte, anche la nostra.”

In attesa del secondo capitolo – che sarà incentrato sull’Incendio e che aiuterà a capire che “…Nerone con ogni probabilità non è responsabile del disastro e che non è affatto l’incendiario che tutti pensano.” – buona lettura!