Recensione di “L’inferno su Roma. Il grande incendio che distrusse la città di Nerone”

“LA TRILOGIA DI NERONE – LIBRO II. L’INFERNO SU ROMA. IL GRANDE INCENDIO CHE DISTRUSSE LA CITTÀ DI NERONE.” Di Alberto Angela.

Recensione a cura di Beniamino Malavasi.

E noi, membri attivi della Società perennemente collegata alla Rete, come ci saremmo comportati in quei giorni di fine luglio del 64 d. C. privi persino di un antiquato telefono a gettoni?

Il Libro II della Trilogia dedicata all’imperatore Nerone e incentrato, per l’appunto, sull’incendio che rischiò di cancellare Roma dalla faccia della Terra, offre diversi piani di lettura (tra loro saldamente legati).

Il primo, il più evidente –  e non può essere altrimenti – è il protagonista indiscusso di questo saggio (romanzato): il fuoco.

Alberto Angela e il suo team di esperti offrono al lettore un quadro completo sul perché e, soprattutto, sul come un incendio di siffatte dimensioni e capacità distruttive si sia potuto creare e ingigantirsi producendo le conseguenze narrate. Angela è onesto quando, a fronte della scarsità delle fonti storiche, previo avviso al lettore, ricorre alle immagini “offerte” dai bombardamenti alleati su Germania e Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale per descriverne gli effetti – del tutto simili a quelli verificatesi nel 64 d.C. – su popolazione e cose.

Il secondo piano di lettura riguarda lui, l’Imperatore, Nerone.

Alberto Angela e il suo team, grazie all’analisi delle fonti, dei testi, nonché sulla base di ragionamenti e di deduzioni, smontano il luogo comune che vuole Nerone come colui che ha dato il là all’incendio per poter, poi, ricostruire Roma a sua immagine e somiglianza; il tutto declamando versi accompagnandosi con la cetra. Eh, sì, Hollywood e dintorni hanno toppato… Non per nulla Angela parla, in termini moderni, di fake news messe in giro ad arte dagli oppositori più irriducibili dell’imperatore o, addirittura, da membri del suo entourage

Il terzo piano riguarda… Roma città: le sue contraddizioni, i suoi problemi: dalla viabilità alla speculazione edilizia. Tutti aspetti già trattati nel Libro I della Trilogia ma che qui, al dunque, assumo e mostrano, sulla pelle dei tanti, troppi, deceduti causa l’incendio, tutta la loro negatività.

Infine, l’aspetto religioso della società. Mai come al verificarsi di catastrofi come quella in oggetto l’essere umano sente il bisogno di (ri)avvicinarsi al proprio dio e, in queste pagine, Angela non può esimersi dal descrivere quali siano (e perché) gli dei invocati in quel luglio del 64 d.C.

Si legge tutto d’un fiato L’inferno su Roma. Si legge bene, il ritmo è giusto, e l’angoscia, il terrore, che si provano in certi passaggi testimoniano la bontà, per non parlare della veridicità, dell’impianto narrativo adottato dall’Autore.

“A mia conoscenza non è ancora mai stato tentato un approccio simile, multidisciplinare, per ricostruire il Grande incendio di Roma. Ed è per questo motivo che ho voluto scrivere questa trilogia.”

Così Alberto Angela nell’Introduzione al libro.

Buona lettura!