Recensione a “L’ultima storia”

“L’ULTIMA STORIA” di John Grisham

Recensione a cura di Antonella Raso

“I commessi e i clienti di Bay Books, la libreria di Santa Rosa, a Camino Island, non chiacchieravano d’altro che dell’uragano”.

Abstract.

È piena estate e a Camino Island sta per abbattersi un uragano di proporzioni allarmanti. Il Governatore della Florida ordina a tutti gli abitanti l’immediata evacuazione dell’isola. La maggior parte fugge sulla terraferma, ma Bruce Cable, noto libraio e collezionista di libri antichi, nonché animatore della vita culturale dell’isola, decide di rimanere sul posto. Come previsto, l’uragano devasta ogni cosa, abbattendo alberi e danneggiando gravemente abitazioni, alberghi e negozi; e purtroppo ci sono delle vittime. Tra queste Nelson Kerr, un noto scrittore di thriller amico di Bruce. Ma la furia della tempesta non sembra essere stata la causa della sua morte. I numerosi colpi alla testa farebbero pensare a ben altro. Chi può aver voluto Nelson morto? La polizia locale non è solita occuparsi di omicidi, meno che mai in un momento di emergenza come questo, e Bruce inizia la sua personale indagine. E se la morte dell’amico fosse legata in qualche modo ai suoi romanzi, soprattutto all’ultimo, ancora inedito e custodito nel suo computer? Quello che Bruce scoprirà sarà sconvolgente.

Recensione

L’ultima storia è il secondo episodio della serie Camino Island creata da John Grisham, considerato l’esponente più importante del genere letterario legal thriller. Tra l’altro, spesso i suoi libri prendono spunto da scottanti casi di attualità.

Questo è uno tra i molti romanzi di Grisham che ho letto negli anni ed è collegato, tramite i personaggi, a un suo precedente romanzo scritto cinque anni prima: Il caso Fitzgerald.

Devo dire che non è tra i migliori libri di Grisham, ma è scorrevole e si fa leggere. L’Autore, con questo libro, afferma di essere tornato al mistery, ma di mistery ha ben poco. Lo definirei un giallo leggero, dove Grisham, per un momento, mette da parte avvocati e tribunali ambientando la sua nuova storia in una libreria situata in una paradisiaca isoletta della Florida (che avevamo già conosciuto ne Il caso Fitzgerald) chiamata Camino Island.

l’inizio è accattivante, poi la trama si perde decisamente e diventa monotona; il finale è troppo frettoloso, scontato a parer mio. Manca coinvolgimento, manca pathos, sembra sia stato scritto con la voglia di finire in fretta.

Oltre tutto, Grisham poteva evitare l’inserimento nel romanzo di un richiamo a uno dei suoi titoli più famosi, L’uomo della pioggia, con gli accenni agli avvocati che fanno carriera sulle cause sanitarie.

Non lo consiglio, ma vi invito a ritrovare il buon vecchio Grisham tramite i suoi libri precedenti se non lo avete ancora fatto.

«Il mondo legale e politico USA è terreno fertile per i miei libri. Il profitto a ogni costo corrompe tutto. Eserciti di lobbisti hanno per sola missione far passare leggi favorevoli a chi li paga».

L’Autore

Classe 1955, originario dell’Arkansas ma trapiantato in Mississippi, John Grisham è uno scrittore statunitense. Laureatosi in legge, per anni è stato avvocato penalista. Ha ricoperto incarichi politici come membro della Mississippi House of Representatives. Con il romanzo Il socio (Mondadori 1992, adattato per il cinema nel 1993 da Sydney Pollack), ha rinnovato le fortune del genere legal-thriller o, più precisamente, del courtroom-thriller, cioè il romanzo giallo d’ambientazione giudiziaria. A questa formula l’Autore è rimasto fedele anche nei molti romanzi successivi, spesso all’origine di popolari film.

Il libro

Autore: John Grisham

Editore: Mondadori

Traduzione a cura di: Luca Fusari e Sara Prencipe

Genere: Thriller

Pagine: 264

Anno di pubblicazione: 2020