“IL PATTO COL DIAVOLO. MUSSOLINI E PAPA PIO XI. LE RELAZIONI SEGRETE FRA IL VATICANO E L’ITALIA FASCISTA” di David I. Kertzer.
Recensione a cura di Beniamino Malavasi
Vincitore del premio “Pulitzer” 2015 e corredato da un corposo apparato di note esplicative e indicazioni bibliografiche, “Il patto col Diavolo” è il racconto, suffragato da fonti storiche inoppugnabili, di come quel fenomeno politico-sociale noto come “Fascismo” abbia potuto nascere e svilupparsi fino al compimento di quella tragedia chiamata Seconda Guerra Mondiale e i cui strascichi sono tutt’oggi ben evidenti.
E si scopre (o, meglio, si ha la conferma di) come Mussolini poteva, in qualsiasi momento, essere fermato e ciò fin dall’atto iniziale della sua ascesa al potere: la “Marcia su Roma”. Ma, prima l’ignavo re Vittorio Emanuele III poi, subito a seguire, la Curia Pontificia, con a capo i papi Pio XI e Pio XII, hanno permesso che l’Italia precipitasse nell’abisso della dittatura.
E non può non provarsi un senso di profondo disgusto (a tacer d’altro) nel leggere le nefandezze compiute da quelli che avrebbero dovuto essere messaggeri della Parola di Dio e che, al contrario, si sono rivelati complici del Male: Achille Ratti, Eugenio Pacelli (addirittura elevato agli Onori degli Altari), Pietro Gasparri, Pietro Tacchi Venturi, Caccia Dominioni (famoso pedofilo), Francesco Borgongini-Duca, Giuseppe Pizzardo, Agostino Gemelli.
“E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare, un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale.”
(così papa Pio XI rivolgendosi a un gruppo di studenti universitari due giorni dopo la firma dei “patti Lateranensi” a proposito di Mussolini, pagg. 115-116).
Buona lettura.