“LA CASA DELLE VOCI” di Donato Carrisi.
Recensione a cura di Alessandra Ottaviano
Il nuovo romanzo di Carrisi mi ha spiazzata fin dall’inizio: niente sangue, niente mostri o serial killer come ci ha abituati il maestro del thriller italiano.
Quella de “La casa delle voci” è una trama tutta imbastita e giocata nella psiche dei protagonisti; tra ricordi, inganni, angosce e paure, sempre in bilico tra il razionale e l’irrazionale in un confine alquanto labile.
Il protagonista del romanzo è Pietro Gerber, uno psicologo infantile specializzato in ipnosi.
L’infanzia è un momento della vita ricco di felicità. Può essere un paradiso per alcuni ma un inferno per altri.
Un giorno, Pietro riceve una richiesta d’aiuto da parte di una psicologa australiana per analizzare un caso molto particolare: una sua paziente, Hanna Hall, durante una seduta, lascia emergere dalla sua memoria il ricordo dell’omicidio di in bambino, avvenuto quando la donna era ancora una ragazzina.
“I traumi psicologici lasciano invisibili ma anche profonde cicatrici: i ricordi che vengono sepolti nell’inconscio prima o poi riaffiorano.“
Chi è veramente Hanna? Ha ucciso davvero lei il piccolo Ado? Cosa nasconde Pietro? Chi sta salvando chi?
Le verità sepolte, che verranno alla luce solo alla fine del libro, sembrano essere collegate tra loro da un filo sottile.
Il romanzo si perde nei labirintici meandri della mente umana, un luogo dove l’Autore, maestro del genere, è abile a costruire una struttura a puzzle e dove, a ogni capitolo, si aggiunge un tassello che conduce alla verità cruda e agghiacciante fatta di segreti inconfessabili.
Suggestiva l’ambientazione di Firenze dove, alle bellezze artistiche, si contrappone l’orrore del famoso manicomio di “San Salvi”.
“Era un campionario di miserie umane, uomini e donne svuotati di se stessi, naufraghi in perenne balia di una tempesta. Si trascinavano in quella non vita, sorvegliati da nerboruti infermieri … una discarica di esseri umani.“
Senza esitazione alcuna entrate anche voi nella casa; spettrali voci saranno pronte ad accogliervi in una intricata vicenda dal ritmo serrato…
“La verità era molto più semplice di quanto avesse immaginato. E proprio per questo era più terrificante … a volte possediamo tutti gli elementi per conoscere la verità, solo che non vogliamo davvero saperla.“