Recensione a “L’ombra di Tiepolo” romanzo di Alberto Frappa Raunceroy

“L’ombra di Tiepolo” romanzo di Alberto Frappa Raunceroy

Recensione a cura di Alessandra Ottaviano

Ho scoperto per caso questo autore dallo stile raffinatissimo e del quale non mancherò di leggere tutta la sua produzione di romanzi storici.
L’ombra di Tiepolo è un gioiellino di rara bellezza, dove il racconto immaginario ben si intreccia con la storia reale di illustri personaggi.
Protagonista è Gianbattista Tiepolo, astro nascente della pittura veneziana. Nei suoi anni udinesi, siamo intorno al 1726, viene incaricato di affrescare la Cappella del Santissimo Sacramento nella cattedrale di Udine, dando prova indiscussa del suo talento.
Il romanzo è un affresco storico molto originale: accanto a Tiepolo scorre la vita delle tre donne che lo hanno ospitato in casa propria per fare quadrare i conti ma ignare della sua arte; inevitabilmente si faranno travolgere dalla sua presenza. Si tratta di personaggi femminili molto diversi tra loro che, in un certo senso, vivono chiuse nel loro piccolo mondo, ma che hanno una caratterizzazione fisica, psicologica, culturale e sociale infinitamente interessante, capace di avvinghiare il lettore nel loro spazio intimo. Amerete queste donne.

Nel supremo momento della sua agonia, Venezia ebbe un sussulto di vitalità, un ultimo momento di felicità quasi a dichiarare che sarebbe sopravvissuta in eterno nel suo monito alla bellezza come un simbolo di quello che il mondo avrebbe potuto incarnare ma avrebbe rifiutato di essere. Al di sopra di tutti ascese un artista che avrebbe indotto gli uomini a sollevare gli sguardi verso il firmamento: il suo mondo non era in terra ma in un cielo fatto di luce e colore, si chiamava Giambattista Tiepolo.