Recensione di “La mummia di Livorno. La storia di Gaetano Arrighi”

“LA MUMMIA DI LIVORNO – LA STORIA DI GAETANO ARRIGHI” di Daniele Monnanni

Recensione a cura di Beniamino Malavasi

“Nonostante sia divenuta oramai consuetudine quella di identificare con il termine mummia qualsivoglia corpo umano conservato, nella realtà esiste una distinzione netta tra corpo mummificato e corpo imbalsamato.”

Chi è il Gaetano Arrighi del titolo?

Che cosa lo accomuna, lui pregiudicato, a medici o, comunque, uomini di scienza, come Giuseppe Tranchina e Raimondo Barsanti?

Cosa c’entrano le mummie in tutto ciò?

Daniele Monnanni, novello Sherlock Holmes, coadiuvato nelle indagini da una coppia di appassionati Watson, in questo breve saggio scientifico-investigativo, con linguaggio chiaro, dà risposta ai quesiti di cui sopra (e a molti altri) conducendo il lettore nel Granducato di Toscana (del quale impariamo usi e costumi… giuridico-penali), governato dalla Famiglia Asburgo-Lorena, e dimostrando come non sempre i giornalisti la raccontino giusta…

Arricchito da un buon apparato di note esplicative e richiami bibliografici, si legge con interesse La mummia di Livorno e, ancora una volta, pagina dopo pagina, si coglie quanto l’Italia non finisca mai di stupire per la ricchezza del sapere, delle conoscenze, dei tesori che albergano in essa e che, ahinoi, quotidianamente, rischiano di affogare nell’oblio causa ignoranza e pigrizia di chi, al contrario, dovrebbe tenerne alta la bandiera.

Buona lettura!

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