“NOI SIAMO I MIGLIORI (I Drengot)” di Alfredo Cosco
Recensione a cura di Beniamino Malavasi.
Con “Noi siamo i migliori” Alfredo Cosco fa compiere al lettore un viaggio nella storia pluri-millenaria della penisola italica, al cospetto di eventi che, probabilmente, il grosso pubblico ignora, causa, anche, del loro costante susseguirsi nel corso degli anni.
Disgregatosi l’Impero Romano d’Occidente l’Italia ha, via via, subito l’invasione non solo dei cosiddetti “barbari” ma anche degli arabi (i “saraceni”) e dei bizantini mossi, questi ultimi, dal tentativo di ricostituzione dei fasti imperiali di un tempo, in contrasto con il Sacro Romano Impero (anch’esso presente sul suolo italico) di carolingia memoria.
E così, nel Meridione (in quello che, secoli dopo, diventerà il “Regno delle Due Sicilie”), tra potentati più o meno eminenti, fra i quali, non dimentichiamolo, vi è da annoverare il papato, si insinua, sino a spazzar via i domini precedenti, gente nuova: i normanni.
È in questo quadro che si pone l’opera di Cosco, un saggio storico strutturato come un romanzo, che fa vivere al lettore l’epopea di una delle famiglie che più di altre ha permesso ai nuovi arrivati di imporsi in quelle terre strategicamente posizionate nel mezzo del Mediterraneo: i Drengot.
Un racconto solo apparentemente di “cappa e spada” ma in grado di mostraci come, tradimenti, slealtà, voltafaccia, avidità, abbiano permesso di costruire una realtà di tutto rispetto in un territorio politicamente frammentato come il nostro.
“Noi siamo i migliori” si pone, pertanto, come un buon punto di partenza per chi volesse approfondire vicende solo esteriormente lontane nel tempo. Aiutano in questo senso non solo l’inserimento nella trama di personaggi realmente esistiti e l’indicazione cronologica di battaglie e altri episodi effettivamente accaduti ma, anche, se non soprattutto, un impianto bibliografico di tutto rispetto al quale l’Autore ha attinto per stendere il suo scritto.
“Noi siamo i migliori”: una piacevole lettura con il sapore di storia vera, quella che ha contribuito a fare dell’Italia quella che è oggi.
Buona lettura… e buono studio!