“L’INGANNO DEL SECOLO” romanzo storico di Giovanni Taurasi
Edizione cartacea – Prima edizione settembre 2024
Recensione a cura di Beniamino Malavasi
… Un artista che crea un’opera d’arte originale, pure imitando la maniera di un antico maestro, non fa un falso, ma tutt’al più una imitazione, e crea un’opera d’arte egli stesso…
Cos’è verità? Cos’è inganno?
Piuttosto che amore, soldi e fama, datemi verità. Scriveva Henry David Thoreau a metà ‘800.
E, guarda caso, amore, soldi e fama possiamo dire siano i motori che fanno muovere i personaggi di L’inganno del secolo, primo romanzo dello storico Giovanni Taurasi.
Invero, agendo su più piani temporali e su più coordinate geografiche Taurasi imbastisce una trama coinvolgente riconducibile a quell’ampio contenitore che va sotto il nome di thriller storico, alla maniera del Dan Brown de Il codice Da Vinci.
E se nel best-seller dello scrittore statunitense Leonardo da Vinci in persona era il punto di riferimento del romanzo, in L’inganno del secolo l’anima delle vicende narrate [come per altro desumibile dalla copertina] è il quadro più famoso del genio vinciano: Monna Lisa – la Gioconda.
Certo, i punti di contatto fra i due autori finiscono qui, e non potrebbe essere diversamente. Invero lo storico contemporaneo che è in Taurasi emerge precipuamente nella seconda parte del romanzo ove Monna Lisa introduce il lettore alla corte di due fra i più nefasti dittatori del ‘900: Adolf Hitler e Benito Mussolini. Cosa pensavano, cosa volevano, i loro rapporti: ecco uno, ma non solo, dei piani di lettura proposti dall’Autore.
Ancora: Vincenzo Peruggia e Icilio Federico Joni, figure che ricorrono in tutto il libro: chi furono costoro? Soggetti veri o… no? Altro piano di studio e di lettura offerto al lettore.
Poi c’è la società segreta il cui agire ha funto da collante ai vari momenti storici narrati; anche qui: realtà? Finzione? Di sicuro ulteriore spunto di approfondimento…
Come ben si può capire, in circa centoottanta pagine, L’inganno del secolo, strutturato in capitoli brevi, tipici, appunto, dello schema – thriller, intrattiene, sì [è pur sempre un romanzo], ma, soprattutto, tiene desta l’attenzione del lettore, chiamato costantemente a chiedersi: è proprio così? Perché, ricordiamocelo, sono:
Strani gli uomini: preferiscono affidarsi all’incredibile, piuttosto che al credibile
Volendo, L’inganno del secolo può essere letto anche come storie di vincitori e di perdenti. È la Storia, nel suo complesso, a essere, alla fin fine, così. Tra i personaggi descritti non è difficile individuare chi appartenga a quale categoria; poi, certo, così come per la Storia, vale sempre il punto di vista con il quale si analizzano e si giudicano gli eventi.
In conclusione non possiamo che fare i complimenti a Giovanni Taurasi per questa sua opera prima al di fuori della saggistica che lo ha visto impegnato finora; anche se… siamo sicuri che L’inganno del secolo sia proprio scevro di elementi saggistici?
Tutto ciò che ci appare certamente vero può essere falso e, di converso, tutto ciò che ci appare certamente falso può essere vero. Non mi spiego in altro modo l’inganno del secolo.