Recensione di “Uomo e Universo allo specchio. Un’introduzione all’opera di G. I. Gurdjieff”

 

“UOMO E UNIVERSO ALLO SPECCHIO. Un’introduzione all’opera di G. I. Gurdjieff” di Emanuele Mario Spitaleri.

Recensione a cura di Cinzia Corsaro.

Uomo e Universo allo Specchio: ossia di come anche un saggio possa emozionare e sorprendere.

Vi starete chiedendo come sia possibile che io, Cinzia Corsaro, lettrice accanita di romanzi thriller, fantasy e classici da non meno di cinquecento pagine e mille fazzoletti, sia finita non solo a leggere un saggio, ma ad innamorarmene! Sinceramente me lo sono chiesto anche io: insomma, un saggio, per antonomasia, dovrebbe essere qualcosa di molto serio, scritto da persone colte, per gente altrettanto seria e colta, e decisamente non rientro nella categoria!

Eppure, Uomo e Universo allo Specchio, del giovane talento Emanuele Mario Spitaleri, figlio orgoglioso di Bronte (Ct), città nota in tutto il mondo per i suoi pregiati pistacchi e, un po’ meno, per i suoi intelletti, non è il solito saggio.

Lo confesso: non lo avrei mai letto se non fosse stato per un caso fortuito, ammesso che il caso esista.

Una diretta sul social network Facebook dell’amico libraio Alfredo Polizzano durante un firma-copie presso la sua Libreria Fenice (che i catanesi conoscono bene) proprio con Emanuele Spitaleri, il quale attirò subito la mia attenzione per il suo modo bohémien di vestire: camicia di lino, panama, mani inanellate da pietre in tinta e collane apparentemente buttate lì per caso; insomma, un personaggio!

Decisi dunque di ascoltarlo, immaginando fosse uno scrittore dissacratore e ironico alla Stefano Benni. E ironico e dissacratore lo era, eccome!

Lo ammetto, mi sono divertita ad ascoltare i dialoghi astrusi tra lui, un po’ “cappellaio matto”, e Alfredo, il libraio del “Paese delle meraviglie”… e così, l’indomani, scesi in libreria decisa a saperne di più. Alfredo, conoscendomi, prese dallo scaffale una copia di Uomo e Universo allo Specchio e me lo consegnò ridendo sotto i baffi (che ha!):

«Da quando ti piacciono i saggi?» mi chiese spiazzandomi.

«Saggio? Non è un fantasy?» pensai che neanche Benny Hill avrebbe potuto farlo sganasciare così dalle risate!

«Direi decisamente di no!» mi rispose asciugandosi le lacrime, con quel suo tono leggermente, e neanche troppo, sarcastico che io, lo ammetto, adoro.

 «Ah no? E allora, scusami, ma cos’è e di che parla?»

Alfredo si sistemò gli occhiali riassumendo immediatamente il cipiglio del libraio:

«Di tutto e di niente, trattandosi di un saggio su uno dei personaggi più misteriosi e controversi del secolo scorso: Georges Ivanovitch Gurdjieff che, immagino tu conosca» sibilò quasi maligno, sapendo benissimo che:

«No, non ho la più pallida idea di chi sia, un politico? Un attore? Un cantante? Aiuto?»

Alfredo scosse la testa fintamente indignato (in realtà ama anche lui quel teatrino che mettiamo su tutte le volte che vado in libreria, anche se non lo confesserebbe mai, neanche sotto tortura: è il nostro teatrino):

«Santa donna, come devo fare con te! Eppure sai, non ti sei sbagliata tanto questa volta. Gurdjieff è stato un po’ di tutto, scrittore, musicista, filosofo, psicologo e perfino venditore ambulante di tappeti ed uccellini esotici! Ma fu anche un danzatore, un tantrista, insomma, fu un mix di poliedrico genio sognatore, con una buona dose di follia, un pizzico di gnosticismo e tanta ironia! Come avrai capito non fu una persona, permettimi, catalogabile: Gurdjieff fu un uomo che non smise mai di cercare sé stesso, specchiandosi in un “Universo” di cui si sentiva parte integrante e a cui guardava con nostalgia e amore. Personaggi del calibro di Franco Battiato trovarono ispirazione nel suo pensiero per le loro opere: Franco Battiato lo conosci, vero?» mi chiese inarcando il sopracciglio con fare birbesco.

«Sì, Battiato, sì…».

In quel momento il caso, che, a questo punto, caso più non è, volle che Emanuele Spitaleri entrasse in libreria, con il suo fare un po’ burbero e un po’ timido, arrossendo leggermente vedendo che reggevo tra le braccia il suo libro e, contemporaneamente, facendomi desistere dal saltare al collo di Alfredo, che esordì con l’entusiasmo di chi è appena scampato all’apocalisse:

«Emanuele, lupus in fabula! Che Gurdjieff ti benedica, abbiamo qui una tua nuova lettrice, Cinzia. Pensa, non aveva idea di chi fosse Gurdjieff!».

Stavo per afferrargli il collo per davvero questa volta, quando Emanuele, ancora una volta, lo salvò:

«Come la maggior parte delle persone, altrimenti che senso avrebbe avuto scrivere un saggio su di lui? Grazie Cinzia, per non sapere chi è Gurdjieff»

mi disse con un sorriso sornione, schiacciandomi bonario l’occhio, mentre il libraio si nascondeva prudentemente dietro di lui:

«Figurati, è un piacere! Comunque, questo Gurdjieff, se è vera la metà delle cose che ha detto Alfredo, mi sembra un tipo incredibile!».

«È tutto vero, l’ho letto nel suo libro!» disse Alfredo facendo capolino dalle spalle di Emanuele.

«Beh, allora non ho più dubbi, io e Gurdjieff diventeremo buoni amici! Ma dimmi, Emanuele, perché hai scelto di scrivere un saggio su un personaggio così enigmatico e sconosciuto, ai più quantomeno?». La risposta di Emanuele mi lasciò senza parole:

«Perché me ne sono innamorato».

Lo so, questa è probabilmente la recensione più strampalata che avete mai letto ma, come avrete capito, davanti ad un personaggio come Gurdjieff, non potevo non esserlo, perché sono certa che, dopo averlo conosciuto meglio, grazie a Uomo e Universo allo Specchio, posso dire con assoluta certezza che, leggendo queste bizzarre righe, si sarebbe fatto una grassa risata.

Un motivo per leggerlo? Perché vi farà innamorare.

Un motivo per non leggerlo? Non me ne viene uno al momento, sorry!

Per concludere, e sperando che Emanuele Spitaleri non me ne voglia, desidero condividere con voi la dedica che egli appose sulla mia copia di Uomo e Universo allo Specchio, perché dietro un buon libro c’è uno scrittore che non scrive con la testa ma con il cuore:

A Cinzia,

Che il tuo cuore possa risuonare sempre e solo al ritmo dell’Universo

Buona Lettura!