Recensione di “Uomini – Non sudditi”

“UOMINI NON SUDDITI” di Henry David Thoreau

Recensione a cura di Beniamino Malavasi

“Uomini non sudditi” è una raccolta dei saggi più noti di Henry David Thoreau, fra i quali spiccano “Disobbedienza civile” e “Apologia di John Brown”.

Thoreau, famoso per l'”esperimento” di vita narrato in “Walden – Vita nel bosco” (qui la recensione), adamitico nelle sue posizioni, che enuncia senza peli sulla lingua, non è da recensire, bensì leggere e studiare.

Certo, frasi come:

Pensiamo al modo in cui spendiamo le nostre vite. Questo mondo è il mondo del business. Un affanno infinito!” (da “Vita senza principi” 1854) o

Non posso riconoscere come mio un governo che sia anche un’organizzazione politica schiavista, neppure per un istante.” (da “Disobbedienza civile” 1849) o, ancora

Il cristiano moderno è un uomo che ha accettato di recitare tutte le preghiere della liturgia, purché dopo lo si lasci andare dritto a letto, a dormire in pace.” (da “Apologia per John Brown” 1859)

possono indignare o, tutt’al più, destare scalpore, specie se contestualizzate sia dal punto di vista geo-politico (siamo negli USA, seppur incompleti e non strutturati come al giorno d’oggi) sia dal punto di vista storico (siamo pur sempre a metà del XIX secolo quando, a esempio, l’Italia propriamente detta ancora non esisteva…).

Ma Henry David Thoreau – filosofo, scrittore e naturalista americano (recita la quarta di copertina) è così: prendere o lasciare.

Buona lettura.