Recensione di “Portami lassù”

“PORTAMI LASSÙ” di Cristina Giordana

Recensione a cura di Antonella Raso

L’Autrice:

Cristina Giordana (Cuneo, 1965) è la mamma di Luca Borgoni, deceduto sul Monte Cervino nel luglio 2017. Diplomata in pianoforte, laureata in Scienze Naturali, ha discusso, suo malgrado, la tesi del figlio Luca alla Facoltà di Scienze Biologiche il 21 luglio 2017. Insegna Matematica e Scienze e vive a Cuneo con il marito Vittorio e la figlia Giulia.

Il protagonista:

Mi chiamavo Luca Borgoni, avevo 22 anni. Stavo per laurearmi ed entrare in quella fase della vita in cui ogni giorno si è meno “ragazzi” e più “uomini”; e la domanda “Che cosa farai da grande” si trasforma in “Adesso che fai?”.

La data:

Sabato 8 luglio 2017 mi avventurai su per il Cervino, in Valle d’Aosta.

Era una bella giornata ed era cominciata alla grande. Finì nel peggiore dei modi. Mentre mi issavo su per una parete verticale, le mie mani mancarono la presa. Che volete che vi dica? Andai su e non tornai indietro.

Però mettete via i fazzoletti, questa non è una storia lacrimevole. Non mi importa niente di commuovervi e roba simile, la vita è troppo breve per prenderla per il verso sbagliato.

La sinossi:

La storia di Luca Borgoni è una storia vera. Ed è una storia clamorosa. Una di quelle storie che hanno una tale energia interiore da continuare anche quando finiscono. Non a caso sua mamma Cristina l’ha scritta usando la prima persona di Luca.

Suo figlio aveva talento per lo sport e una grande passione: la montagna. A piedi, di corsa, in cordata, con le pelli di foca, in snowboard. Nei rifugi, al fuoco dei bivacchi, vento in faccia sui crinali più esposti. Luca passava gran parte del suo tempo libero a sfidare i monti, la sua palestra naturale e inimitabile. Durante l’incidente sul Cervino si stava allenando per un nuovo, esaltante obiettivo: la scalata del Dhaulagiri, una delle vette che guardano noncuranti il mondo da oltre ottomila metri d’altezza. Ma l’incidente sembrava aver messo fine a tutto.

A quel punto, una serie di coincidenze e di segni che sembrano provenire da un’altra dimensione fanno scattare un’impresa nell’impresa: portare una foto di Luca sulla vetta del Dhaulagiri. Realizzare il suo sogno. Chiudere il cerchio di una vita spezzata. Nello stesso anno, un’eroica staffetta di scalatori ha portato una sua foto sulla vetta tanto agognata, avvolgendola in una sciarpa tibetana.

La recensione:

Portami lassù è una storia vera.

La storia di una mamma che ha perso un figlio; la storia che, sicuramente, abbiamo sentito al telegiornale, quel 8 luglio 2017 quando, purtroppo, Luca ha perso la vita sul Cervino.

Una madre che ha affrontato il dolore in un modo decisamente coraggioso e ammirevole, decidendo ella stessa di discutere la tesi di laurea che suo figlio aveva presentato qualche giorno prima di morire e di scrivere un libro in prima persona come se le parole fossero quelle di Luca.

“Vivere è la cosa più rara del mondo. La maggioranza delle persone esiste e questo è tutto. Per questo vado in montagna: più per paura di non vivere che per paura di morire. La montagna è il mio habitat, il luogo in cui mi sento libero e felice!”

Attraverso le parole di Cristina Giordana scopriamo il talento per lo sport e la grande passione per la montagna che Luca serbava, il tutto testimoniato da emozionanti fotografie a colori inserite verso la fine del volume.

È un libro che mi ha commossa moltissimo; che mi ha trasmesso valori come la fede, emozioni come l’amore per la vita, la forza, la resilienza; che mi ha accompagnata in un viaggio avventuroso senza risparmiarmi le amarezze e le gioie che la vita ci riserva, nonostante l’Autrice sia una madre che, nella vita terrena, ha affrontato la più grande tragedia si possa immaginare: quella della perdita di un figlio.

Brava Cristina.

Il Libro:

  • Titolo: Portami lassù. Una storia vera, di luce, amore e montagne
  • Autore: Cristina Giordana
  • Data di Pubblicazione: 23 Ottobre 2018
  • Genere: Storie di vita
  • Casa Editrice: Mondadori
  • Pagine: 178