Recensione di “L’ombra del male”

“L’OMBRA DEL MALE” di Rossana Fanny Duvall

Recensione a cura di Beniamino Malavasi.

Sono forti, dotate di vigore e resistenza, le donne che Rossana Fanny Duvall ama tratteggiare nei suoi romanzi.

Donne la cui energia, la cui vivacità e il cui nerbo permettono loro di emergere da un passato ostile (basti pensare a Tiffany, la protagonista di “Legami di sangue e vite spezzate” qui la recensione) o di affrontare un presente ricco di insidie.

È il caso, quest’ultimo, di Chiara Kostas, l’eroina de “L’ombra del male”, qui in commento.

Chiara, divisa tra il desiderio di libertà

condizione di chi, spiega “Lo Zingarelli 2000”, Vocabolario della lingua italiana, non subisce controlli, costrizioni, coercizioni, impedimenti, con possibilità di agire in modo autonomo

– e il bisogno, verrebbe da dire, fisiologico, di concedere, dare fiducia

senso di sicurezza, spiega sempre “Lo Zingarelli 2000”, che viene dal profondo convincimento che qualcuno o qualcosa siano conformi alle proprie attese e speranze

– a chi le sta intorno, come ne uscirà?

Andrea o Mattia? Sissy o Marcus (omaggio a Donato Carrisi?)?

Chi aiuterà Chiara a far luce dentro di sé, nel frattempo combattendo contro il nemico invisibile che la vuole morta?

Thriller o romance? O entrambi? Lettore: a te la parola!

E dire che tutto parte da una “raccomandazione” rifiutata da Chiara per essere assunta, quale reporter, in una prestigiosa emittente televisiva romana…

Ma qual è il “male” al quale il titolo del libro fa riferimento?

Di primo acchito, più che di “male”, bisognerebbe parlare di “mali”: la (citata) raccomandazione per ottenere un buon posto di lavoro; il traffico illecito di rifiuti tossici; il manipolare la buona fede delle persone; i centri occulti di potere (politico e non) espressi da confraternite e/o sette…

A ben guardare, però, il “male” contro il quale l’Autrice vuol metterci in guardia è uno solo, anzi, sempre quello: l’egoismo. Non per nulla il “solito” “Lo Zingarelli 2000” definisce egoista:

“Chi tende a seguire esclusivamente i propri interessi e desideri, senza considerare quelli altrui.”

Più chiaro di così…

E il bene? Esiste il bene nel romanzo di Duvall? Al lettore più attento non sfuggirà il suo nome…

Una sbirciatina (o, anche, qualcuna in più) “L’ombra del male” la merita.

Buona lettura.