Recensione di “L’inquilino del piano di sopra”

“L’INQUILINO DEL PIANO DI SOPRA” di Harriet Rutland

Recensione a cura di Beniamino Malavasi.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, nell’Inghilterra scossa dai bombardamenti tedeschi, Arnold Smith, scrittore a corto di ispirazione, sfollato, trova ospitalità in un villaggio fuori Londra presso gli Hardstaffe, una famiglia non proprio modello il cui precario equilibrio quotidiano viene definitivamente spezzato da due omicidi all’apparenza inspiegabili…

Una crime story dal sapore moderno nonostante risalga al 1942: ruolo della donna in società, la figura del rifugiato, l’antisemitismo, oltre, naturalmente, vista l’ambientazione storico-geografica, il convivere con i razionamenti alimentari e le limitazioni conseguenti, sono alcuni dei temi che, solo apparentemente, hanno poco o nulla a che vedere con il genere citato ma che, pagina dopo pagina, si scopre essere travi portanti il narrato.

Il finale inatteso è di una crudeltà inaspettata.

Buona lettura.