Recensione di “Le parole che ho nel cuore”

“LE PAROLE CHE HO NEL CUORE” di Maria Mollo

Recensione a cura di Beniamino Malavasi

Diciamolo subito: non è mai facile recensire un testo poetico, una silloge. Troppe le varianti che entrano in gioco, a cominciare dai pensieri, dalle immagini, per forza di cose personali, che l’Autore proietta, trasmette all’esterno; e, di rimando, per finire alla sensibilità, alla chiave di lettura, altrettanto personali, che connotano ogni lettore.

Poi ti imbatti in “Le parole che ho nel cuore” e – scusate il gioco di parole (!) – sono proprio le parole lette che guidano il recensore nei suoi giudizi, nei suoi commenti.

Non tragga in inganno la mole del libro (poche decine di pagine): è il contenuto che conta!

E che contenuto! “Le parole che ho nel cuore” è un vademecum che ognuno di noi dovrebbe tenere a portata di mano; da consultare, da meditare, specie nei “momenti no”, quando sembra che il Mondo ti crolli addosso e scopri che non sei solo, che altri (Maria Mollo) hanno la parola (di nuovo!) giusta per consolarti.

Sono i Sentimenti il leitmotiv, il tema dominante, di questa raccolta.

I Sentimenti (quelli, appunto, con la “S” maiuscola), ma non quelli svenevoli, sdolcinati, tipici di un romance di pessima qualità, bensì quelli profondi, che spingono il lettore a guardarsi allo specchio chiedendosi: “E io?”

Il cancro, la pandemia, l’abbandono, Auschwitz… io come mi pongo nei loro confronti? Che cosa suscitano in me? Saprei descriverlo in modo compiuto?

Ecco cos’è “Le parole che ho nel cuore”. Ecco Maria Mollo che, in punta di fioretto, con poche e morbide pennellate, ci fa capire il dolore (nella sua accezione più ampia), la malinconia, l’essere figli e l’essere genitore; l’essere, l’esistere…

“Le parole che ho nel cuore”: titolo sincero che racchiude in sé parole da leggere, rileggere e meditare. Molto più di un semplice manuale; un amico fidente, leale.