Recensione di “Le ceneri di Angela”

“LE CENERI DI ANGELA” di Frank McCourt

Recensione a cura di Antonella Raso

“Ripensando alla mia infanzia, mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere. Naturalmente è stata un’infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto. Ma un’infanzia infelice irlandese è peggio di un’infanzia infelice qualunque, e un’infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora.”

Il romanzo è un racconto autobiografico di un’infanzia infelice e povera in una terra schiacciata tra due guerre, l’Irlanda tra gli anni ’30 e ‘40 del secolo scorso, nella poverissima e umida cittadina di Limerick.

L’Autore, attraverso i suoi occhi di bambino, ci regala una storia amata da milioni di lettori in tutto il mondo.

Frank cresce nella povertà, nel continuo terrore di sentirsi inadeguato, con un contorno onnipresente di sensi di colpa.

La narrazione scorre veloce; ben riuscita è la compenetrazione dell’elemento comico in quello tragico. Toccante, duro, diretto e anche divertente: assolutamente da leggere.

Oltre ad aver vinto il Premio Pulitzer 1997, Le ceneri di Angela ha ispirato l’omonimo e fortunato film di Alan Parker (1999).

Questo romanzo non solo vi farà guardare un semplice tozzo di pane con occhi diversi ma, soprattutto, vi lascerà un gran desiderio di visitare l’Irlanda.