Recensione di “La Spagna dal crollo della monarchia alla guerra civile (1930-1939)

“LA SPAGNA DAL CROLLO DELLA MONARCHIA ALLA GUERRA CIVILE (1930-1939)” di Angelo Baviera.

Recensione a cura di Beniamino Malavasi.

Diavolo d’un Baviera!

Per non stuzzicare il lettore, il professore di Aidone scrive nell’introduzione al libro:

“N.B. Nel presente testo gli eventi militari accaduti durante la guerra civile spagnola non sono raccontati in modo dettagliato…”

Sarà…

Mai letto della Guerra Civile Spagnole in modo così puntualmente sintetico o, se vogliamo, sinteticamente puntuale!

Nomi, date, eventi, il tutto senza fronzoli e lustrini, racchiusi in una ottantina di pagine dense e pregne di ciò che quel conflitto nefasto è stato.

Perché Angelo Baviera è così: va dritto al punto.

Soprattutto gli va dato merito di una grande onestà intellettuale (dote, purtroppo, poco diffusa, specie ai giorni nostri): pur essendo sostenitore di un ben preciso ideale politico – quello che, nel caso di specie, era alla base della Repubblica – non esita a sottolineare le divisioni, le lacerazioni, gli egoismi che, minando le radici del Fronte Popolare, ne hanno causato la sconfitta.

È una piccola miniera di informazioni “La Spagna dal crollo della monarchia alla guerra civile”.

In pochi hanno evidenziato – e Baviera è uno di questi – come quello spagnolo sia stato uno dei primi conflitti “mediatici”: giornalisti, fotografi inviati “sul campo” dalle principali testate mondiali hanno permesso alla gente comune di conoscere e “vedere” le crudeltà perpetrate dai due schieramenti in guerra.

Così come l’Autore ricorda il ruolo svolto dagli intellettuali di ogni dove – un nome su tutti: Ernest Hemingway – a sostegno della causa Repubblicana.

E che dire dell’ignobile “distacco” mantenuto dai governi anglo-francese di fronte a quel disastro (“distacco” che, poi, consentirà a Hitler di dar vita alla Seconda Guerra Mondiale)?

Come già i libri precedenti (“La Rivoluzione d’Ottobre” e “La Rivoluzione francese”) anche quello in commento è arricchito da foto d’epoca e scritti dedicati da alcuni fra i grandi del ‘900 alla tragedia spagnola. Fra questi si raccomanda al lettore la riflessione di Lonardo Sciascia riportata in quarta di copertina.

Chissà che questo saggio di Baviera non permetta di superare quanto affermato da Antonio Gramsci (e riportato a pag. 83 del Testo), ovvero che:

La storia insegna, ma non ha scolari.”

Buona lettura.