Recensione di “La città dei santi”

“LA CITTA’ DEI SANTI” di Luca Buggio

Recensione a cura di Serena Donvito

Questa trilogia è un viaggio nella storia, la guerra tra il bene e il male, tra il visibile e l’intangibile, la fede e la razionalità.

“Se i morti si svegliano non c’è nulla di buono. Prega, Gustìn.”

Sapevo che concluderla sarebbe stato duro.

Perché?

Vediamo…

Luca Buggio mi ha trasportata nella Torino del 1700, mi ha incuriosita con informazioni storiche di cui non ero a conoscenza, mi ha stupita per la cura mostrata nei dettagli, per l’amore profuso in questo progetto e che si percepisce da ogni parola.

Mi ha fatto odiare, amare, ridere, commuovere. Mi ha lasciata a bocca aperta, con i sensi in all’erta, completamente rapita, gli occhi strabuzzati; a volte anche un po’ impressionata per parti un po’ più crude.

È stato un bellissimo ed emozionante viaggio, uno di quelli che avresti voluto continuare, che ti lascia quel senso di vuoto quando volge al termine ma che, allo stesso tempo, sei felice di aver intrapreso.

L’Autore ha anche fatto, a mio avviso, un bellissimo dono ai suoi lettori: ha creato un sito con ulteriori curiosità e approfondimenti; ha dato un volto ai personaggi, riportato alla luce la Torino del 1700 con la sua storia, e condito il tutto con un piccolo elenco di brani musicali che lo hanno accompagnato in alcuni passi della scrittura.

Che altro dire? La storia, i personaggi, le ambientazioni, l’atmosfera, le copertine, l’impaginazione scelta per alcuni particolari punti, fino ad arrivare ai ringraziamenti e le dediche… da tutto traspare studio, cura, passione, professionalità, cuore, e non solo dell’Autore, ma di tutta la squadra che lo ha accompagnato in questo sicuramente non facile progetto, il cui risultato ho apprezzato moltissimo.

“Non vi lascio andare da solo” lo interruppe Maria. “Nel nome di ciò che è giusto e buono. Nel nome di ciò che avete fatto per noi. Di ciò che siete.”

“Io non sono niente per voi. Sono la pulce che infesta il cane del pastore.”

“No. Voi siete un amico.”