Recensione di “Giocare il tempo”

“GIOCARE IL TEMPO” di Alessandra Burzacchini

Recensione a cura di Beniamino Malavasi.

Scrive Burzacchini nel capitolo Note e ringraziamenti:

“Fin dai tempi del liceo, mi sembrava assurdo che Odisseo vagasse per mari e isole, amato e corteggiato, mentre Penelope restava in una reggia invasa da pretendenti arroganti e ancelle infide, ad attendere fiduciosa e in preghiera il marito lontano. Così come trovavo angosciante che la povera Lavinia, per cui Virgilio non spreca tanti versi, si unisse in matrimonio con Enea, lo straniero che non solo era entrato in guerra con il suo popolo, ma le aveva ucciso in duello il fidanzato Turno. Avevo sempre avuto il desiderio di vendicare queste due donne e l’ho fatto in queste storie.

Ho voluto dare una figlia a Micol Finzi Contini e una vita dopo il rifugio segreto ad Anna Frank perché non ho mai sopportato che per loro finisse così. È forse un modo per fare memoria, come comanda Primo Levi, e comunque è l’unico modo che ho trovato, fino ad ora.”

Note e ringraziamenti prosegue poi con i perché e piccoli aneddoti legati ai vari racconti che compongono il Libro in esame.

In realtà, terminata la lettura, appare evidente come l’Autrice abbia ben menato per il naso il lettore. Giocare il tempo non è una raccolta di “semplici” racconti, bensì la custodia di dodici (avendo Over the rainbow e Paradiso perduto la comune radice in Una questione privata di Beppe Fenoglio) romanzi con vita, parole e sentimenti propri.

E poco importa che Alessandra Burzacchini – molto più di un’insegnante di lettere di liceo – si diverta a stupire colei/colui che si immerge nelle sue pagine, affiancando William Shakespeare e Virgilio – per non parlare del Vate Gabriele D’Annunzio – al mitico Cantagallo del Robin Hood targato Walt Disney o al leader di una delle più famose metal-band del mondo…

Eppure, a ben guardare, esiste un fil rouge che lega i protagonisti delle Opere così come rielaborate dalla fenomenale Autrice: è quel senso di ineluttabilità, di malinconia, di dolore…

Resta il fatto che, con Giocare il tempo, Alessandra Burzacchini rende un prezioso servizio alla Cultura, sia essa Narrativa, Opera Lirica, financo fiction televisiva: far conoscere opere dell’intelletto umano le più diverse, sia come provenienza, sia come contenuto e significato, a chiunque desideri allargare i propri orizzonti di conoscenza, il tutto in un unico Libro.

Grazie Prof.!