Recensione a”Il lodo Moro. Terrorismo e ragion di Stato 1969-1986″

“Il «Lodo Moro». Terrorismo e ragion di Stato 1969-1986” di Valentine Lomellini

Recensione a cura di Beniamino Malavasi

Saggio tutto sommato breve (poco più di centoventi pagine) ma corredato da un robusto apparato di note, Il «lodo Moro» sviscera, all’interno dell’arco temporale indicato nel sotto-titolo, il modus operandi adottato dalla politica italiana nei confronti del terrorismo medio-orientale.

Lodo “Moro” perché, se non ne fu il creatore, lo statista democristiano Aldo Moro ne fu uno dei più importanti assertori (e, dopo di lui, Giulio Andreotti). Uno dei più importanti ma non il solo, non l’unico: Lomellini illustra come la scelta politica di venire a patti con le guide (menti?) dei gruppi estremistici arabo (-palestinesi) fu (per forza di cose) condivisa ai massimi livelli della gestione dello Stato. Governo, certo, ma, anche, Presidenza della Repubblica, Magistratura, Servizi Segreti: istituzioni tutte coinvolte nello schema, indipendentemente da chi fosse incardinato in tali incarichi.

Sui perché di una tale scelta comportamentale dice bene il sotto-titolo di questo saggio quando parla di Ragion di Stato, identificantesi, di volta in volta, nella volontà di preservare il suolo italico da attentati e/o stragi o di garantire gli imprescindibili (per la nostra economia) approvvigionamenti di petrolio…

Funzionò?

Ai posteri l’ardua sentenza, direbbe il Poeta.

Se a livello europeo Francia, Germania e Austria (per citare qualche esempio) si mossero sulla falsariga del modello italiano, Ragion di Stato o meno, l’Autrice pone in luce tutte le fragilità, per non dire ipocrisie e crepe, che il Lodo si trovò ad affrontare, a cominciare dai propri interlocutori (Uno, Nessuno o…Centomila?), per giungere a constatare amaramente che l’Italia fu comunque insanguinata da attentati terroristici (SENZA spiegare all’Opinione Pubblica perché gli attentatori, qualora catturati, DOVESSERO essere liberati…).

Ah, c’è una cosa importante da ricordare: il Lodo non è mai esistito.

Buona e istruttiva lettura!