Recensione a “Open. La mia autobiografia”

OPEN. LA MIA AUTOBIOGRAFIA” di Andre Agassi

Recensione a cura di Antonella Raso.

Open. La mia autobiografia è, come recita il sottotitolo, l’autobiografia di Andre Agassi, pubblicata in Italia per prima volta nel 2011.

Nato a Las Vegas il 29 aprile 1970, Andre Agassi è considerato uno dei più forti tennisti di tutti i tempi e, nel 2001, viene inserito nella International Tennis Hall of Fame. Ha vinto sessanta titoli ATP, otto tornei dello Slam e una medaglia d’oro olimpica nel singolo, finendo inevitabilmente primo nel ranking mondiale.

Open – quasi cinquecento pagine in cui il talento del giornalista e scrittore J. R. Moehringer si fonde con l’appassionante storia di Agassi. Con disarmante sincerità il tennista di origine iraniana racconta la sua vita costellata di grandissime menzogne, clamorosi successi e scottanti sconfitte.

“Se colpisci 2500 palle al giorno, cioè un milione di palle l’anno, non potrai che diventare il numero uno.”

Questo è quello che il padre-padrone di Agassi ripeteva ad Andre bambino, costringendolo ad allenamenti disumani nel cortile di casa, contro una sorta di macchinario “sputapalle” di sua invenzione; ma, soprattutto, rubando la sua infanzia preziosa.

All’età di due anni, momento i cui prende in mano la racchetta per la prima volta, Il futuro di Andre è già segnato. Tuttavia è da quando aveva quattro anni che viene costretto ad allenarsi da questo genitore dispotico e paranoico, determinato a farne un campione a qualunque costo.

Andre Agassi cresce con un sentimento fortissimo: l’odio smisurato per il tennis. Contemporaneamente, però, prende piede in lui anche la consapevolezza di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l’autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua incredibile carriera sportiva. Con i capelli ossigenati, l’orecchino e una tenuta più da musicista punk che da tennista, Agassi ha sconvolto l’austero mondo del tennis, raggiungendo una serie di successi mai vista prima.

“Lui gioca senza mutande perché porta fortuna, non ti insegna ad essere signorile ma qualche volta può anche essere utile imbrogliare e, perché no? Anche urlare parolacce.”

La storia comincia dalla fine: Agassi è alla vigilia di quello che sarà il suo penultimo incontro, è un uomo maturo e profondo, ricco di contraddizioni e pieno di problemi fisici:

“Sono giovane, relativamente parlando. Trentasei anni. Ma al risveglio me ne sento novantasei.”

Per molti mesi Agassi, mettendosi a nudo, ha parlato con il Premio Pulitzer J.R. Moehringer mentre un registratore era acceso e, fin da subito, confessa qualcosa che spiazza:

“Io odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare”.

“Mi avvicino allo scaffale che ospita i miei trofei tennistici e ne prendo uno. Lo scaravento attraverso il soggiorno e la cucina. Si rompe in vari pezzi. Ne prendo un altro e lo scaglio contro il muro. Uno a uno faccio la stessa cosa con tutti i miei trofei. Coppa Davis? Smash. Us Open? Smash. Wimbledon? Smash, smash. Estraggo le racchette dalla mia borsa e cerco di fare a pezzi il tavolino di vetro, ma si rompono solo le racchette. Raccolgo i trofei rotti e li scaravento di nuovo contro il muro e poi contro altre cose in giro per casa. Quando non è più possibile frantumarli oltre, mi butto sul divano ricoperto dall’intonaco dei muri bucati. Ore dopo apro gli occhi. Controllo i danni come se qualcun altro ne fosse responsabile – il che in parte è vero. È stato qualcun altro. Quel qualcuno che fa la metà delle stronzate che faccio io”.

Open è un libro per tutti, come scrive anche Lorenzo Jovanotti sul retro della copertina:

“Anche per chi come me non ha mai preso una racchetta in mano”.

È un libro che insegna a lottare, partita dopo partita, game dopo game, punto dopo punto.

IL LIBRO:

Titolo: Open. La mia autobiografia

Autore: Andre Agassi (con J.R. Moehringer)

Casa editrice: Editore Einaudi

Pagine: 502

Prezzo: Euro 13,70