Recensione a “La baia di Miami”

“LA BAIA DI MIAMI” di Salvatore Gargiulo

Recensione a cura di Beniamino Malavasi

Welcome to Miami cantava qualche anno fa Will Smith.

In realtà, più che in quello suggerito dalle invitanti note dell’artista statunitense, il tema di fondo del libro di Salvatore Gargiulo sembra trovare conforto nella Bibbia e, precisamente, in Ezechiele 18,20:

“… il figlio non sconta l’iniquità del padre, né il padre l’iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità.”

[da: La Bibbia di Gerusalemme. Edizioni Dehoniane Bologna. Ventunesima edizione, ottobre 2005]

Giovanni Pastorino: uomo dal passato poco limpido decide di lasciare l’Italia, trasferendosi negli Stati Uniti, Florida, Miami. Non vuole che quanto commesso si ripercuota sulla sua famiglia. E l’occasione di aprire un bed and breakfast con affaccio su spiaggia privata, all’interno di una baia riservata, è vista come l’opportunità di rinascita.

Greta Ricciardi, famiglia di origine meridionale, affasciante ragazza dal carattere deciso, poliziotta, ha ottenuto il trasferimento da New York a Miami.

Michele Pastorino, uno dei figli di Giovanni, si imbatte casualmente in Greta che lo mette letteralmente al tappeto. Da quell’incontro l’amore trionferà in quel di Miami ma, nel mezzo di cammin di sua vita…

Gargiulo confeziona un romanzo sull’individuo, sul come esso affronti situazioni comode/scomode, piacevoli/spiacevoli. E ciò nell’ottica sia dell’individuo preso singolarmente sia dell’individuo inserito nel contesto familiare e/o lavorativo.

Giovanni e Michele: legami di sangue.

Greta: l’essere divisi tra una professione (alquanto rischiosa…) che obbliga a rinunce e silenzi, e gli affetti che reclamano “l’esserci”.

È conciliabile tutto ciò?

Il Nostro risponde  – positivamente, come è giusto che sia – grazie a un omicidio…

Le calde atmosfere della metropoli vacanziera fanno da cornice a un testo che, come intuibile, si presta a più chiavi di lettura grazie alle sue venature romantico-poliziesche; e i flashes che sembrano richiamare alla tragedia dei Malavoglia non abbagliano alcuno.