Intervista ai Demiurghi

Ilcircolofozio è lieto di ospitare i Demiurghi, autori della fortunata saga (attualmente composta da tre libri: “Legio M Ultima – Sfida all’Impero”; “Legio M Ultima – L’Impero reagisce”; “Cronache della Legio M Ultima – Sangue sull’Impero”, tutti editi da Astro Edizioni) dedicata alla “Legio Ultima M”, ambientata nel Tardo Impero, sotto il regno di Diocleziano.

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Innanzitutto: grazie per essere qui e per il tempo dedicatoci!

Grazie a te per l’invito!

Demiurghi, ovvero Azia Medea Rubinia Antinea e Elios Tigrane: nomi d’arte alquanto particolari. Chiedo ad entrambi: perché questa scelta e da dove deriva?

Sono i nomi dei personaggi con cui giocavamo di ruolo, quando scrivere era solo un hobby e il mondo della Specula ancora non esisteva. Poi da cosa nasce cosa… e ci sono rimasti addosso.

Quindi chiedo a entrambi: perché Diocleziano? Perché proprio quel periodo storico?

Era quello che meglio di tutti gli altri si confaceva all’inserimento di un’ucronia e all’innesto del mondo fantasy della Specula. Solo dopo una crisi così pesante l’istituzione di una struttura militare di ben altro livello rispetto alle legioni o ai pretoriani era giustificabile e credibile.

Chiedo a entrambi: come si fa a scrivere “a quattro mani”? Si va sempre d’accordo o, alla fin fine, c’è una parte che “comanda” e l’altra esegue?

Scrivere a quattro mani è difficile. Innanzitutto la firma di una buona scrittura a n mani è quella in cui non si deve riconoscere chi sta scrivendo. In dieci anni abbiamo talmente affinato questa nostra abilità che dopo due o tre passaggi nemmeno noi ci accorgiamo più della differenza. Questo vale non solo per lo stile di scrittura, ma anche per lo sviluppo delle idee, repentini cambi di idea compresi.

Non si va sempre d’accordo, anzi! Alla fine nel nostro modo di scrivere non c’è davvero uno che comanda e l’altro che segue o, meglio, c’è a fasi alterne a seconda dell’ispirazione dell’uno o dell’altra davanti a una scena. Una volta ci trovavamo regolarmente a casa dell’uno o dell’altra – con buona pace dei rispettivi consorti – per scrivere assieme veramente, poi siamo passati ai mezzi virtuali e a dividerci di più i compiti, passandoci i pezzi man mano che li si finisce per farli lavorare all’altro.

Non siamo uniformi nei modi di scrivere, purtroppo, in quanto il tempo tiranno e i rispettivi lavori ci impegnano fuori casa moltissimo e ogni tanto le nostre famiglie tendono a reclamare un po’ di attenzione!

Quindi, chiedo a entrambi: come è nata la vostra collaborazione?

Siamo amici di vecchia data, ci conosciamo dal 1993… ventisei anni. Minchia! Dopo una pausa di qualche anno in cui per vari motivi ci siamo persi di vista, un giorno ci siamo inciampati addosso in un centro commerciale della zona. Uno spritz, quattro chiacchiere, e via, come se il tempo non fosse mai passato. Almeno, per quanto riguarda i giochi di ruolo e la scrittura.

Chiedo a entrambi: immagino che a scuola storia e latino (e, ovviamente, italiano) fossero le materie nelle quali eccellevate…

Ehm… coff… coff…[ Azia batte sulle spalle di Elios per aiutarlo a evitare il soffocamento, mentre sospira].

A dire il vero… abbiamo fatto entrambi una scuola tecnica. Elios in italiano aveva una sufficienza risicata, in storia un po’ meglio con la media del sette mentre Azia viaggiava in storia dal sette all’otto e in italiano dal quattro all’otto a seconda degli argomenti di studio. E nessuno dei due ha studiato latino!

Per quanto riguarda il latino siamo autodidatti e confidiamo nel serio aiuto dei nostri beta reader, tra cui almeno un latinista, e dell’editor di turno.

L’Azia (protagonista della saga) è, di fatto, il vero motore della “Legio M Ultima”: decide, comanda, si muove nell’ombra… Quindi: quanto c’è (se c’è) di Azia (quella “reale”) in Azia (la protagonista) e viceversa?

Ehm… tutto e niente?

Definirla il reale motore della Legio M Ultima è un errore, Azia è una pedina come tutti gli altri in fin dei conti. Una pedina che alla fine della seconda partita decide di muoversi da sé e di muovere i propri alleati in modo che esca un solo vincitore.

Decide, comanda, si muove nell’ombra. Certo, dopotutto è un comandante, decidere e comandare è suo compito, per non parlare che è una nobile patrizia con una posizione molto in vista, il comandare è connaturato alla sua natura ed educazione. Non potrebbe essere diversamente.

Quanto c’è della Azia scrittrice nel personaggio? La mania del controllo, forse. Per il resto, la cosa più difficile dello scrivere Azia è proprio il fatto che tutte le sue caratteristiche sono quanto più distanti possano essere dalla scrittrice. In questo aiuta proprio l’altro paio di mani, sennò i personaggi diventerebbero macchiette da “vorrei ma non posso” degli autori. E che gli dèi ce ne scampino! [ride!]

Elios: per la costruzione dei personaggi a chi, o cosa, vi siete ispirati? Solo fatti cronaca (come l’attentato di Via D’Amelio o il terremoto che ha colpito L’Aquila) o c’è dell’altro?

Tutto ciò che ci circonda ci ispira. Io mi ispiro moltissimo ai fatti di cronaca nera italiana, ma anche Azia non scherza.

Un paesaggio montano durante una vacanza diventa sfondo di battaglie o azioni delle coorti della Legio M Ultima, un paesetto medievale un intrico di cunicoli tra alte insule in cui si dipana un inseguimento.

Un nostro amico fa parkour, sentirlo parlare e guardarlo in azione ci ha ispirato molte scene d’azione, un’altra nostra amica pratica aikido e inserire alcune mosse nei combattimenti corpo a corpo è diventato naturale.

E poi, ovvio, c’è la nostra fantasia.

Chiedo a entrambi. (Ovviamente si spera non accada mai, comunque) una mattina vi alzate “col piede storto”, pigliate il telefono e vi dite: “Basta! Da oggi ognuno per sé”, con la conseguenza che Azia (quella “reale”) farebbe….. Elios (quello “reale) farebbe…

Ecco… è già successo. Molti anni fa. Siamo stati senza sentirci per anni e poi ci siamo inciampati addosso. Presumibilmente succederebbe la stessa cosa, sempre che uno dei due non ammazzi di sprangate l’altro prima. Insomma, ce lo siamo promesso di non farci più una cosa del genere, e le promesse di mantengono, giusto?

Poi, ovvio, ognuno ha i suoi metodi. Noi abbiamo le spranghe.

Tornando al presente, chiedo a entrambi: il progetto “Legio M Ultima” continuerà con nuove avventure o ci sono in cantiere nuove idee, nuovi soggetti e nuovi progetti?

Abbiamo un mucchio di idee per continuare il progetto di Legio per moltissimo altro tempo, altri progetti e altre idee, nuovi soggetti sono effetti marginali del momento che finora non hanno mai trovato concretezza nel connubio dei demiurghi e, finora, nemmeno nella voce solista di uno dei due. Non ci poniamo limiti, comunque, non si può mai dire cosa ci riserverà il futuro.

Per ora, il nostro progetto prosegue, a rilento, ma avanti sempre.

Chiedo a entrambi: che cosa sogna Azia (quella “reale”)? Che cosa sogna Elios (quello “reale”)?

Stabilità, le nostre famiglie felici, la pace nel mondo… Ma, soprattutto, più tempo da dedicare alla nostra passione: la scrittura!

Sperando di averli di nuovo qui con noi, ringraziamo i Demiurghi per la loro disponibilità e la loro… pazienza!!!!

A presto!!!!