Intervista a Sara Valentino

Ilcircolofozio è lieto di intervistare non un autore/autrice ma una persona che con il suo impegno contribuisce a far sì che idee, scritti e libri vengano diffusi e commentati.

È con noi Sara Valentino, amministratrice del seguitissimo gruppo-Facebook Septem Literary.

https://www.facebook.com/groups/334300020721786/about/

Innanzitutto: grazie per essere qui con noi!

Grazie a voi per questo piacevole invito, lieta e onorata di esserci!

Che cos’è per te la lettura? Cosa significa per te leggere?

La lettura è un modo di vivere e sentire. Leggere significa entrare in un mondo parallelo al nostro, lontano, diverso, passato o fantasioso ma pur sempre un altro mondo. Non vorrei rubare le parole del grande Eco al riguardo ma, effettivamente, chi legge vivrà non una vita bensì innumerevoli.

Ogni autore racconta un po’ di sé nei libri che scrive; a prescindere dal genere, c’è sempre un messaggio celato tra le righe, è quello che io cerco sempre.

La lettura è molte cose e credo per me sia imprescindibile, come respirare: non ne puoi fare a meno perché respiri nuova linfa vitale.

Non ultimo naturalmente, la lettura è un modo per ampliare le nostre conoscenze e il sapere di non sapere è meraviglioso.

Qual è stato il libro che ha acceso in te la scintilla della lettura?

Ho letto da che ricordo: Topolini, Tiramolla e anche l’enciclopedia “Conoscere” da cui amavo copiare sui miei quadernini dei testi, a mio parere, più interessanti di altri, con una particolare attenzione per il mondo magico dell’Antico Egitto.

Il libro che ho voluto mi regalassero ardentemente, e che probabilmente non sono riuscita nemmeno a terminare al primo colpo, è stato “La storia infinita”. Mi è rimasto nel cuore e lì ancora è rimasto per la storia sicuramente, ma anche per il grande messaggio sull’amore, l’amicizia e gli ideali di lealtà e altruismo.

Domanda scomoda: c’è un genere letterario (o un autore) che non ti piace? Al contrario: chi o cosa non ti stancheresti mai di leggere?

Non amo i romance, i romanzi rosa smielati in ogni epoca e sfumatura. Eppure, credetemi, durante il periodo di malattia dovuto alla varicella, circa una decina di anni fa, ne ho letti sei di fila. Oggi però non riesco a leggerli assolutamente. Non ho un autore che non mi piace, a volte le opere vengono bene, a volte meno bene.

Lo storico non mi stancherei mai di leggerlo; anche i classici, ovviamente, fanno parte dei miei grandi amori, con una particolare attenzione ai “gotici”.

Perché hai deciso di dedicarti ai gruppi e non rimanere lettrice “solitaria”?

La storia è nata un po’ così, per volere del fato direi. Nel 2012 mi sono iscritta a Facebook e ho iniziato a frequentare gruppi dove era possibile scambiarsi opinioni sui libri letti. Nelle amicizie reali, a parte in famiglia dove con i miei genitori ho sempre il piacere di parlare di libri, nessuno legge. È bello confrontarsi. Passando il tempo ho trovato un gruppo dedicato proprio al mio genere preferito e così mi sono affezionata a molte meravigliose persone che, da virtuali, sono divenute anche amicizie reali.

Cosa significa “Septem Literary”?

Lo abbiamo deciso in famiglia questo nome, con mia figlia per l’esattezza. Dovrebbe significare “Sètte letterarie”; in realtà abbiamo poi scoperto che non era proprio così, ma… suonava magicamente bene e non lo abbiamo cambiato.

Anche in questo caso una precisazione è doverosa. Ho sempre avuto un debole verso le sètte e, pur non appartenendo a nessuna di esse, le ho studiate nel corso del tempo.

Secondo te perché le donne leggono più degli uomini?

Questa domanda me la faccio anche io a volte. Non lo so onestamente, mio padre ha sempre letto e per me era scontato fosse normale così. Nel corso degli anni ho visto che c’è questa notevole discrepanza, potrebbe semplicemente trattarsi di una diversità  di disposizione mentale, meno desiderio di evadere? Non lo so, fanno più sport o guardano più tv probabilmente. Credo abbiano una mente forse meno “sognante” e questo potrebbe essere uno dei motivi.

Acquistare libri è salutare o può diventare un vizio compulsivo?

Questo è un argomento tabù per me.. sorrido mentre rispondo… Compro decisamente più libri di quanti in realtà ne possa leggere, consapevole mi abbandono anche alla biblioteca per delle piccole “rapine” librose. È dannoso per l’economia familiare indubbiamente. È salutare perché ti dona una presunzione di eternità. Questo è impareggiabile.

Cosa dice la tua famiglia di questa tua passione libraria?

Ho periodi in cui eccedo e ne sono consapevole; con il blog la situazione è lievemente peggiorata, con mia immensa gioia ovviamente. Mi prendono un po’ in giro, forse per la quantità di libri sparsi in ogni locale della casa. Però mi seguono sempre, se possibile, a eventi e fiere di settore. Di questo non smetterò mai di ringraziarli.

Libro tradizionale cartaceo o e-book?

Ho dovuto, per esigenze di spazio, ma anche diverse legate al blog, piegarmi al digitale. Per me il libro, però, rimarrà sempre e comunque il cartaceo, con il suo profumo inebriante.

Che cosa sogna Sara?

Domanda difficile, periodi ancora più difficili mi hanno un po’ smorzato i sogni. Sto bene al momento e, a parte una vacanza sul Nilo, non ho sogni nel cassetto. La serenità, alzarmi ogni giorno con il sorriso, e augurarmi che la cultura e l’amore per i libri dilaghino e aprano i cuori e le menti.

Con la speranza di averla presto ancora qui con noi per parlare di libri e cultura, ringraziamo Sara Valentino per la disponibilità e la pazienza!

Grazie infinite a voi, mi sono divertita molto! A presto!