Intervista a Katya VPL

Il Circolo Fozio è lieto di ospitare Katya Vpl (nom de plume di Katia Fortunato): mamma, moglie, cuoca sopraffina, tifosa juventina ma, soprattutto, amministratrice del gruppo di lettura (e relativo blog) VPL – Vivo Perché Leggo, molto attivo su Facebook.

Katya: innanzitutto grazie per essere qui con noi. Accomodati e preparati a raccontarci tutto di te.

Innanzitutto: perché leggi?

Leggo perché mi piace, tutto qui. E’ proprio bello! Non saprei come spiegarlo, è bello.

Qual è stato il libro che ti ha avviato alla lettura (e perché)?

“Il nome della rosa” (di cui non ho capito “un accidenti”). Sono una lettrice tardiva, ho cominciato a 12 anni perché non avevo niente da fare. Ero a casa di mia zia e stavo rompendo le scatole a mio cugino che si stava preparando per un esame. A un certo punto mio cugino si alza dalla scrivania, prende un libro, e mi fa: “Leggi!” E’ stato amore a prima vista. Leggevo tutte quelle citazioni latine e non ci capivo niente e mi arrabbiavo proprio perché non capivo. Per farla breve, alla fine, ho chiesto a mio cugino di darmi un altro libro e ce li ho ancora, tutti e due, custoditi gelosamente nella mia libreria. Inutile dire che “Il nome della rosa” l’ho poi riletto e l’ho adorato.

Al contrario: c’è un libro che ti ha fatto venire il dubbio se leggere sia davvero positivo?

“La libreria del buon romanzo” di Laurence Cossé.

Dalla lettura “personale” a VPL – Vivo Perché Leggo: perché? Cosa ti ha spinto a condividere le letture tue e di altri (estranei) in un gruppo “tuo”?

Tutto è nato dai libri, dalle frasi che mi colpivano, dal desiderio di condividerle per far conoscere qualcosa che a mio avviso era bello. Ho creato la pagina così, senza rendermi conto di quanto lavoro ci volesse e, grazie a lei, ho conosciuto una ragazza meravigliosa, Carla, con la quale ci alterniamo nella creazione dei post. Poi ho pensato di parlare direttamente dei libri recensendoli, dopotutto sono una lettrice, è quello che amo fare, così ho aperto il blog, poi il profilo Instagram, LinkedIn, Twitter, Pinterest, Tumblr e anche un canale Telegram… Insomma, dal 2013 a oggi, ho invaso la maggior parte dei social. Su FB, oltre la pagina c’è anche il gruppo. Lasciami dire che tutto questo non avrebbe vita però, se non ci fossero Carla e Massimo, che gestisce il gruppo, e tutti i ragazzi che hanno deciso di credere in Vivo e recensiscono per lui.

Massimo Walt Mirandola, tuo stretto collaboratore di VPL, ha appena terminato di scrivere il suo primo romanzo (attualmente in corso di pubblicazione): tu?

Preferisco leggere. Non ho titoli di studio, mi sono fermata alla terza media, e conosco i miei limiti. Volevo fare la scrittrice, da grande, ma non ho né le competenze, né l’immaginazione necessaria per farlo. Mi piacerebbe? Certo, ma poi mi dico, ci sono tanti “scrittori” che dovrebbero fare altro, e non voglio essere una di questi. Magari, domani…

Come accennato sei anche un’ottima cuoca: quindi tuo marito l’hai preso per la gola o, per rimanere in argomento…Galeotto fu quel libro?

Quando mi sono sposata, sapevo solo fare il caffè e mio marito non legge.

A proposito di marito e figli: la famiglia che rapporto ha con i libri? Ti asseconda o…sbuffa?

Sbuffa, sbuffa. L’unico che sono riuscita a “contagiare” è mio figlio grande.

Avendo tu maturato esperienza nel settore librario, secondo te esistono davvero libri per uomini e libri per donne o i libri sono per tutti, indipendentemente dal sesso del lettore?

No. I libri sono per tutti. Più che una differenza tra uomini/donne, ho notato una propensione a etichettare i generi come libri di serie A e libri di serie B. Io sono orgogliosamente tipo da serie B.

I libri vanno sottolineati o vanno conservati intonsi, magari prendendo appunti a parte?

Non credo ti farò mai vedere la mia copia de “Il nome della rosa”.

Domanda classica a un, anzi, una lettrice esperta: libro cartaceo o e-book? Perché?

Cartaceo, ma leggo elettronico. A volte mi capita di avere sia la copia cartacea che quella elettronica, perché magari il libro mi è piaciuto talmente tanto che ho bisogno di sentirlo fisicamente fra le mani. La mia libreria comprende un totale di 1457 volumi, e ogni volta che ci passo davanti sento gli occhi assumere la forma dei cuoricini. Hai presente l’emoji?

Tra un libro e l’altro… la Juventus che ruolo gioca (!) nella tua vita?

Io e lei siamo nate lo stesso giorno, a 79 anni di distanza, fai tu.

(Ovviamente speriamo di no, ma) domattina ti alzi con il piede sbagliato e butti all’aria la tua biblioteca: con cosa la sostituiresti?

Non la prendo neanche in considerazione una cosa del genere.

Consigli di lettura per il 2020 appena iniziato?

Due su tutti: “Tutti miei errori” di Lehane che è il seguito di “La legge della notte” e “La promessa” di Robert Crais. Ce ne sono molti altri che meritano, ma non mi dilungo, però devo citare assolutamente una scrittrice che ho scoperto qualche mese fa e che mi piace veramente tanto tanto: Katarzyna Bonda. La straconsiglio!

Ringraziamo Katya per essere stata qui con noi e… alla prossima!!!!!!!