Incontro con Valentina Aversano – “Vite che dovresti conoscere”: 25 consigli di lettura memorabili – Auditorium Biblioteca “A. Loria” – 21/10/2022

Si è tenuto lo scorso venerdì 21 ottobre 2022, presso l’Auditorium della Biblioteca “A. Loria” di Carpi, l’incontro con Valentina Aversano, esperta di comunicazione digitale free-lance e divulgatrice culturale. Valentina Aversano si occupa di formazione e consulenze: sbrina idee, progetti e contenuti e tira fuori le storie dalle persone. Scrive su SignorinaLave.com , cura la newsletter Basilico e dal 2019 legge e ride insieme al gruppo di lettura Strategie Prenestine [tratto dalla locandina di presentazione dell’evento].

Introdotta da Simonetta Bitasi (in piedi nelle foto)


Valentina Aversano (nelle foto), una vera e propria macchina da combattimento libraria [esporre, spiegare, parlare di venticinque libri senza perdere il filo, anzi con cognizione di causa, in circa 90 minuti, penso non sia da tutti…]

ha parlato di memoir, in particolare ha suggerito ai presenti ben 25 titoli raggruppabili – secondo la sua sensibilità, il messaggio che ogni libro le ha mandato – in sei categorie: Ricordi, Famgilia, Ferite, Identità, Corpo, Società. Vediamole [ogni libro sarà accompagnato da brevi note estrapolate da quanto esposto dalla Aversano].

RICORDI

Se Annie Ernaux, autrice di Gli anni, non necessita di presentazioni essendo vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura 2022, in Casalinghitudine Clara Sereni ci accompagna tra cibi, sapori, ricordi, vita vissuta…

FAMIGLIA

Città sommersa: è la vita di un padre che va ricostruita. Le linee che compongono la copertina hanno una doppia valenza: rappresentano un volto ma anche una città: Torino. I sentimenti narrati sono mistificazione, invidia, cancellazione.

Infanzia: è la voce di una bambina; sono i rapporti con la madre; è il desiderio, negato, di scrivere poesie.

I miei genitori – Tutto quello che non ti appartiene: come desumibile dalla copertina è un libro doppio: si legge da una parte e dall’altra. 1992: guerra in quella che diventerà ex Jugoslavia. Ci parla della fragilità di essere genitori.

I padri lontani: una sorta di viaggio; riportarci a un tempo che non c’è più facendolo rivivere.

Il club dei bugiardi: È il memoir! Abbiamo una famiglia ampiamente disfunzionale e il libro ci insegna che si può sopravvivere anche alla peggiore delle famiglie. La sofferenza ha una faccia e un odore.

Il corpo in cui sono nata: è ambientato nel Messico anni ’70 del secolo scorso, hippies e amore libero. L’Autrice/narratrice è nata con un neo sopra un occhio. La scrittura è il posto delle persone fuori posto. L’importante è godersi il viaggio.

Niente di vero: è il classico libro che divide: o lo si ama o lo si odia.

FERITE

Sembrava bellezza: il passato riappare e presenta il conto. È la botola attraverso la quale si sprofonda nei pensieri/segreti più nascosti che ci vergogna a raccontare.

La dimensione oscura: siamo in Cile; i desaparecidos; atrocità (in modo letterario).

Nella casa dei tuoi sogni: una relazione tra due donne; una relazione che sminuisce; liberarsi da una relazione tossica.

La casa degli sguardi: è il primo capitolo di una trilogia che va a ritroso. La casa degli sguardi è un ospedale pediatrico; è una storia di riscatto; è luogo di incontri con altre persone che permettono di cambiare, di migliorare.

Le cattive: è nascere in un corpo che non è il tuo; è allontanarsi dalla propria famiglia; è crearsi una famiglia, la strada.

La cronologia dell’acqua: parla di abusi familiari; raccontare è un po’ salvarsi. L’acqua è un elemento fondamentale della storia: la protagonista è una nuotatrice.

IDENTITÀ

Addio, a domani: la protagonista ha due madri: una biologica e una che la prenderà con sé.

E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana: manifesto di cosa voglia dire essere donna nera in Italia. Perché non ci sono bambole nere con cui giocare? Perché non ci sono principesse nere?

Questi capelli: intorno al modo di portare i capelli da parte di una donna c’è un mondo; ci sono regole; c’è la famiglia…

L’unica persona nera nella stanza: è un mix tra giornalismo e memoir; domande che ci aprono gli occhi.

CORPO

Bianco è il colore del danno: non siamo semplici ruoli nella società, siamo di più. Esempio: ci sono vari modi di essere madre.

L’arte di respirare: noi respiriamo male, non sappiamo respirare; è un viaggio spericolato pèer dimostrare, appunto, che respiriamo male.

Diario degli allenamenti. La ginnastica e la felicità: storia di persone che decidono di imparare a essere felici, a crescere, ad avere nuovo rapporto con il proprio corpo.

SOCIETÀ

Come non fare niente. Resistere all’economia dell’attenzione: non è tutto qua; c’è altro; non siamo abituati a uscire.

Tornare a casa. Cronache da una vita senza tecnologia: è una scossa che dobbiamo darci per ricordarci chi siamo.

Tanti libri, tante voci, tante storie, spesso dolorose, spesso forti, che ci consegnano un messaggio, che ci aiutano a capire chi siamo, dove abitiamo, dove stiamo andando.

Un grazie a Valentina Aversano.

Buone letture!